La storia delle Streghe della notte e del coraggio delle donne

Loro avevano le ali per volare. Erano le streghe che volavano nella notte, cercando di non fare troppo rumore con le loro ali di legno e tela. Erano le donne del 588°reggimento, un gruppo di giovani, alcune giovanissime sotto i vent’anni, addestrate per il combattimento su aerei leggerissimi, che nel periodo dell’assalto nazista all’Europa e alla Unione Sovietica vollero difendere con forza la loro terra, ponendosi in prima linea. Furono proprio i tedeschi a dare loro l’appellativo di Nachthexen, in segno di rispetto per il grande coraggio che dimostravano nel corso delle loro azioni.

Il loro aereo si chiamava Polikarpov, un biposto monomotore che, nato come aereo d’addestramento e ricognizione, fu inizialmente usato per spargere pesticidi in agricoltura ma, in tempi di sanguinose battaglie, si rivelò utile per rapide incursioni a bassa quota e in attacchi e bombardamenti contro il fronte nemico. La sua lentezza in volo lo protesse, in modo anomalo, dai rapidissimi caccia tedeschi, che avevano difficoltà a inquadrare e colpire con le armi di bordo il velivolo avversario, poichè per farlo avrebbero dovuto diminuire di molto la loro velocità, scendendo sotto i 150 km/h rischiando lo stallo.

Fu nel momento in cui i nazisti iniziarono l’Operazione Barbarossa, nome con cui si indicò l’invasione dell’Unione Sovietica, che moltissime giovani russe, aviatrici, vollero apportare il loro contributo contro l’offensiva tedesca. Per questa ragione esse scrissero a Marina Raskova per essere impiegate in prima linea contro l’avanzata nazista.

La Raskova, eroina riconosciuta per le sue trasvolate senza scalo, si dovette prodigare per ottenere il consenso di Stalin all’impiego delle giovani sul fronte in quanto Stalin non avrebbe voluto impiegare quelle giovani vite al femminile, temendo di poter essere criticato per questa scelta così particolare. La loro ostinata richiesta, alla fine, la ebbe vinta e, nel 1941, fu istituito il 588^ reggimento bombardamento notturno leggero, insieme al 586^ (caccia) e al 587^ (bombardieri).
Nacquero in questo modo le Streghe della notte, facenti parte tutte del 588^, che, a ragione, iniziarono a essere temute per i loro attacchi dai tedeschi.

Coraggiose e determinate, trascorsero gli anni della guerra, dormendo pochissimo, dalle due alle quattro ore per notte, organizzandosi durante i raid affinché una dormisse all’andata e una al ritorno, per recuperare preziosi momenti di riposo.
Giovani, come appaiono in foto che ne raccontano la storia, affrontarono sacrifici durissimi, consapevoli che ogni missione poteva significare un viaggio senza rientro. Ne morirono trentadue.

Gli strumenti in dotazione del Polikapov erano solo un cronometro, una bussola e una mappa, nessuna strumentazione per il volo notturno, carlinga aperta. Il bombardamento avveniva senza mezzi di puntamento e sull’aereo potevano essere caricate solo due bombe per volta. Per questa ragione rientravano più volte alla base, per nuovi carichi e nuovi attacchi. Negli anni in cui furono attive svolsero circa mille attacchi a testa e, con i reggimenti di attacco diurno, furono 23000 le azioni realizzate. Colpirono ponti, punti di snodo importanti, postazioni nemiche, raggruppamenti di soldati. Il 588^ reggimento era composto di sole donne, dal meccanico al pilota. Negli altri due fu invece necessaria la presenza di alcuni uomini alle mitragliatrici, in alcuni casi per la forza necessaria per l’attivazione iniziale delle armi.

Quelle giovani donne che non avevano alcuna intenzione di restare in attesa del nemico, che non sopportavano l’idea di essere inattive di fronte all’avanzata nazista furono parte attiva in una guerra durissima. La difesa della loro terra, la madre terra, dal nemico nazista, il loro patriottismo, ne ha fatto delle vere eroine, la cui storia, stranamente, resta ancora oggi poco conosciuta.

di Patrizia Vindigni

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