L’essere umano è amore, ma non lo sa

Claudio

“Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita si ha quando gli uomini hanno paura della luce. L’uomo veramente cieco è quello che non vuole aprire gli occhi.” Platone

L’essere umano è un paradosso: può essere un uomo solo quando supera se stesso. L’essere umano non nasce come tale: è solo un’opportunità; si può esserlo, ma si può anche mancare quella realizzazione. E la maggioranza della gente se la lascia sfuggire.

L’essere umano è Amore. L’essere umano è Amore ma lo nega a se stesso. Lo nega talmente in profondità, che vive tutta la sua vita senza aver mai provato Amore. Se non ami te stesso, odierai tutto ciò che esiste al mondo, prime fra tutte, le altre persone, cioè i tuoi fratelli che dovresti amare. Potrai dire che ami, ma sarà solo ipocrisia: se non puoi amare te stesso, non puoi amare nessun altro.

Tutto inizia da te. Se biasimi e condanni te stesso, condannerai il mondo intero. Se ti consideri indegno, penserai che anche tutti gli altri lo siano. E se sei infelice, darai agli altri la tua miseria: trasmetterai la tua infelicità. Il motivo principale è che tutti pensano di essere già umani, cioè amore. No, non è così. Nessuno nasce “umano”, la forma è presente, ma non l’anima. Il corpo è presente, ma lo spirito manca.

Così come si trova, l’umanità deve trascendersi in continuazione. Proprio in quella trascendenza, l’essere umano diventa veramente uomo, cioè amore: quello è il paradosso. Trascendendo continuamente se stesso, si consegue la propria realtà. Lo definisco un paradosso perché l’essere si disvela solo attraverso il divenire: non darti mai per scontato, per acquisito, ecco dove l’umanità è bloccata. Non essendo in divenire non può essere Amore. Una rosa nasce in quanto rosa, non l’uomo! L’uomo ha in sé una caratteristica speciale: è nato in quanto superamento, in quanto energia trascendente, non esiste una fine alla sua crescita, può continuare ad evolversi, è un processo infinito.

La divinità insegna unicamente l’Amore, nient’altro. Ma amare è la cosa più difficile che esista al mondo, ma nel contempo la più facile. Amare dovrebbe essere naturale come respirare, ma ci sono tanti modi di respirare. L’umanità respira con difficoltà. Nel momento in cui sei  Amore sei immerso nel divino dell’esistenza. L’Amore è la via che conduce al divino, è il ponte che unisce per farti divenire il Tutto con l’Amore che è il divino. Per questo ogni forma d’amore è ottima e ci fa respirare bene. L’Amore in quanto tale è perfetto, è meraviglioso, è un Dharma che ci segue ovunque andiamo. L’amore è un “Sonetto” dai colori del tramonto, rosso fuoco. L’amore è l’energia delle stelle nel divenire del quotidiano in tutte le sue molteplici manifestazioni.

Per questo fai in modo che ogni sorgere del sole veda l’accaderti di qualcosa di nuovo. Vivi l’amore in una perenne crescita e condividilo, donalo, senza nulla chiedere in cambio. L’Amore non è uno scambio, è un dono. E donare l’amore non è un percorso difficile e doloroso, anzi al contrario, donare Amore è la gioia e la felicità che ci rende “divini”. Il Paradiso della Terra Pura non è lontano. E’ proprio lì! Nel battito del tuo cuore. Ogni tuo respiro va a toccare il Paradiso della Terra Pura, in ogni momento. Ti fa vivere. Ma l’umanità, di tutto questo, non ne è ancora consapevole. Questo è il paradosso.

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