Da una idea può nascere un progetto

Migliorare il paese a basso costo per i residenti e i visitatori.

Nella sala Consigliare del Comune di Faleria il giorno 11 giugno 2019 si è tenuta la conferenza finale di un lavoro svolto da un gruppo di studenti universitari provenienti dalla Finlandia, dall’Estonia, dalla Lituania, dalla Svezia e da Taiwan che ha riguardato lo studio dei borghi di Mazzano Romano e Faleria, realizzando progetti di riqualificazione di aree e edifici.

Il Comune di Faleria, che ha ospitato la conferenza, tramite l’assessore alla Cultura Nicola Rinaldi, ha espresso il proprio entusiasmo per il lavoro svolto, valutando positivamente le potenziali ricadute che esso potrà avere sia in termini di qualità di vita sia in termini di turismo. Dice l’assessore “Mazzano e Faleria sono due cittadine segnate da secoli di storia ciononostante non sono mai state valorizzate come dovrebbero, la speranza ora è raccogliere il frutto di questo importante lavoro seguendo passo dopo passo le tracce indicate dal gruppo di studio”.

Orlando Cerasuolo, Direttore scientifico del Museo Civico Archeologico – Virtuale di Narce, va il merito di avere, partendo da una idea,  saputo mettere insieme un gruppo di studenti di diverse nazioni che hanno lavorato con intensità e minuzia esponendo alla fine i progetti nell’aula del Consiglio comunale di Faleria.

IL PERCORSO DI STUDIO

Mazzano è un piccolo centro a nord di Roma. La parte fortificata antica, il Rione Castello, è medievale e vicino si sviluppa il Rione Borgo con radici a partire dal XIII secolo. Insieme formano il centro storico. Più in alto si sviluppano le parti nuove del paese, dove risiede la maggior parte della popolazione e dove sono i diversi servizi. Il paese è circondato dal meraviglioso l’arco della Valle del Treja e dai testi della sua antica storia. Nello stesso territorio della Valle del Treja si trova il centro medievale di Faleria con un grandioso castello, in parte in rovina e in parte non utilizzato. ll workshop considera insieme questi due luoghi. Questa combinazione mira ad una maggiore cooperazione trai due paesi nel futuro.

Lo scopo del workshop e stato quello di creare proposte a basso costo per migliorare i collegamenti, visioni e accessibilità dei paesi. L‘attenzione particolare è nel creare idee e migliorare i luoghi sia per i Cittadini che per i visitatori.

Il lavoro è iniziato con esercitazione di disegno e di analisi degli elementi tipici della parte antica di Mazzano assieme allo studio delle diverse piazze. I tre gruppi progettuali hanno interessato:

  • Lo sviluppo della visibilità e della usabilità del Polo Culturale di Mazzano e dell’area circostante
  • Lo sviluppo dei percorsi e dei luoghi di Mazzano rinforzando l’identità sia per i residenti che per i visitatori
  • Idee di recupero del Castello di Faleria

L‘iniziativa per un workshop ili progettazione è stata concepita dalla Fondazione Väinö Tanner foundation  in collaborazione con il museo di Mazzano (MAVNA). Uno degli obiettivi del workshop è quello di stimolare l’interesse degli stessi cittadini per Mazzano e Faleria. Combinando progetti su Mazzano e Faleria vogliamo rinforzare i legami tra i due paesi. sul piano culturale e territoriale. Speriamo che le proposte diano alla popolazione locale e all’amministrazione delle ispirazioni e che possano incrementare in futuro le potenzialità dei due paesi.

Il workshop ha avuto luogo dal 3 al 13 giugno 2019 con studenti dalla Aalto University, dalla Tampere University e dall’ Estonian Academy of Arts. Dal punto di vista didattico gli obiettivi erano la computazione della storia locale e delle condizioni di vita, i bisogni e le esperienze dei residenti. Ma è stata anche un’occasione per condividere idee con studenti di diversa provenienza e cultura.

Faleria – Castello degli Anguillara

 

PARTICIPANTS – PARTICIPANTI

Maria Bjuhr (Sweden), Aalto university/Architecture

Elina Järvelä (Finland), Aalto university/Architecture

Mimmi Koponen (Finland), Tampere University/Architecture

Elina Liiva (Estonia), Estonian Academy of Arts/Architecture

Pei-Yu Lin (Taiwan), Aalto university/Media

Yen—Chi Liang (Taiwan), Aalto/Planning

Martina Navratilova (Czech Republic), Aalto university/Architecture

Saara Passoja (Finland), Aalto university/Architecture

Egle Pilipavičiūtė (Lithuania) Aalto university/Architecture

Helena Rummo (Estonia), Estonian Academy of Arts/Architecture

Riina Sirėn (Finland), Tampere University/Architecture

Heikki Torkkeli (Finland), Aalto university/Landscape architecture

 

TEACHERS — INSEGNANTI

Aalto University School of Arts, Design and Architecture

Katja Huovinen, Aino Niskanen, Niina Svartström

 

LOCAL ADVISERS AND OTHER HELP – CONSULENTI LOCALI E SUPPORTO

Mazzano Romano

Irato Nicoletta, Sindaco di Mazzano Romano

Pucciarmati Simone, Vice Sindaco

Ridolfi Elisabetta, Assessore alla Cultura

Milanti Daniela, Assessore all’Urbanistica

Litta Massimiliano, Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici

Deffereria Silvana, Presidente del Parco Valle del Treja

Orlando Cerasuolo, Direttore Scientifico del MAVNA

Igor De Santi, Geometra

lrato Francesca, Architetto

Irene Litta, edicola Albanuova

I soci dell’Associazione Amici del MAVNA

Carla Giacinti e Paolo Morosi, Caffe’ del Falco

Faleria

Del Vecchio Marco, Sindaco di Faleria

Rinaldi Nicola, Assessore alla Cultura

Giampaolo Manno, consigliere comunale

Marco Corradi, Pro Loco Faleria

Stotani Eugenio, Architetto

Tutti i cittadini che hanno hanno partecipato agli incontri pubblici con gli studenti a Mazzano Romano e a Faleria.

 

STUDIO SUL CASTELLO DI FALERIA

“Il Castello e‘ molto visibile nel paesaggio urbano di Faleria e i residenti sono consapevoli di dove sia il loro Castello. Nelle vie che si dirigono verso il Castello si dovrebbero posizionare nuovi pannelli informativi con maggiori informazioni a mano a mano che ci si avvicina”.

Faleria – Castello degli Anguillara

Durante il workshop gli studenti Maria Bjuhr, Elina Järvelä, Mimmi Koponen e Saara Passoja hanno in primo luogo analizzato il sito per riconoscerne il valore. Lo scopo è stato quello di raccogliere una nuova e indipendente visione del Castello di Faleria.

La presentazione finale si concentra sulla domanda: Cosa fare adesso? Gli studenti hanno risposto a questa domanda pianificando una sequenza di iniziative e interventi concreti in maniera da attrarre visitatori e rendere il Castello accessibile. Queste operazioni sono organizzate in un Programma degli Interventi, che inizia oggi e prosegue per piccoli passi verso obiettivi futuri e sempre più ardui.

Le azioni e le attività suggerite sono finalizzate alla crescita dell’interesse pubblico verso il Castello e i suoi dintorni, in maniera da innescare una crescita economica attraverso il turismo. Ciò è possibile a livello locale, nazionale e internazionale.

Lo scopo è quello di innalzare la consapevolezza della necessità di riparare il tetto del castello e successivamente di intraprendere un più ambizioso progetto di restauro. Una rete di contatti e di cooperazione oltre i confini comunali è di grande aiuto e il workshop di Mazzano è stato un buon inizio di questo processo.

Un piccolo passo può segnare un percorso verso un futuro maestoso. Oggi siamo parte di una storia che è iniziata nell’VIII secolo. I prossimi mille anni del Castello sono a portata di mano, ci separano solo delle semplici azioni.

Speriamo sinceramente che le presentazioni del workshop possano ispirare i cittadini e facilitare la discussione pubblica e concrete attività, anche le più piccole.

“Ringraziamo Orlando Cerasuolo che ha avuto l’idea di includere il Castello di Faleria nel workshop Mazzano Places. E’ stato un vero piacere condividere visioni e discutere con gli esperti locali, il personale del comune e i volontari.

Non avremmo potuto compiere questo lavoro senza l’infaticabile assistenza di Nicola Rinaldi, né senza le informazioni forniteci dalla Pro Loco di Faleria e Marco Corradi. Siamo anche riconoscenti verso queste persone per averci messo a disposizione il materiale necessario, riprese, disegni e documenti”.

(9 giugno 2019, Niina Svartström, architetto e docente).

PIANTA PIANO TERRA DEL CASTELLO

 

 

 

 

“ll problema principale del Castello secondo noi è semplicemente il fatto che non venga utilizzato. Attualmente il castello e‘ pieno di potenzialità e non c’è alcun motivo per cui non possa essere utilizzato e ammirato. Ovviamente il restauro integrale richiederebbe ingenti finanziamenti, che al momento non ci sono. Per questo problema, la soluzione che abbiamo immaginato è quella di aprire il Castello al pubblico gradualmente, area dopo area, in maniera tale che la conoscenza e l’interesse del sito possa aumentare e portare a risultati concreti, come il finanziamento”.

“Le azioni da mettere in atto possono facilmente iniziare da piccoli interventi, che possono essere realizzati subito, come ad esempio collocare pannelli informativi di fronte al Castello. Si può quindi proseguire con interventi di medio impatto come il trasferimento all’interno della parte restaurata del Castello di alcune funzioni/servizi e una riprogettazione del cortile. In un momento successivo, grazie ad una maggiore visibilità anche internazionale del sito, potrebbero essere raccolti i fondi anche per riparare le parti del tetto mancanti”.

“I più grandi valori che abbiamo trovato nel castello che ci hanno fatto sviluppare il nostro lavoro in questa direzione e ci hanno ispirato sono il cortile con la sua loggia e le scale, le viste dai balconi verso il borgo in rovina e chiuso e dalla terrazza verso la parte rinascimentale di Faleria e il fatto che ci sono due parti restaurate in due fasi diverse che sono pronte per l’uso, ma ancora in qualche modo abbastanza sconosciute dal pubblico”.

 

Schizzo di recupero del cortile interno del Castello

 

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