Canzone del primo maggio per Helin Bolek
Helin Bölek voce kurda dei Grup Yorum, è stata lasciata morire dopo 288 giorni di “digiuno alla morte” aveva 28 anni. Aveva cantato Bella Ciao contro la repressione turca e per la libertà dei popoli e degli oppressi. Si è sacrificata con un gesto da lei definito “artistico”, il digiuno alla morte, per il diritto alla fratellanza. Helin era comunista. È morta tra le braccia della madre, con il sussurro alle finestre, delle compagne che ne hanno trasportato la bara, tra il fumo acre dei lacrimogeni e le manganellate della polizia politica turca. Helin Bölek avvolta nella bandiera rossa tra rose e garofani.
di Susi Ciolella e Claudio Caldarelli
Canzone del primo maggio per Helin Bolek
Helin anima mia bella
Helin carne vivente
d’agognante olocausto
socchiudi gli occhi
e immergiti nel sonno
più profondo del pianto
Adagio adagio comincia il canto
il tuo corpo d’estinta stella riposa
nel lamento di madre
tra le braccia di rose
e garofani rossi
Helin anima mia bella
l’infossato sguardo
avvolto nella bandiera rossa
che t’accoglie
placenta di sogno e libertà
Cuore di luce ribelle
martire delle ninfee in fiore
nel sentire così dolce
il tuo ultimo danzo
e tanto carcere in vita
Pugni chiusi di sorelle
pugni chiusi di fratelli
t’accompagnano a Oriente
tu sei d’aurora eterna sposa
che mai da noi s’allontana
Helin anima mia bella
breve vita intensa
sulle cime dei fucili
capelli neri tra i fiori
e sangue di rugiada
Helin anima mia bella
ascolto la tua voce
eternamente viva
sbocciare sospesa
con i papaveri e l’amore
presi d’assalto alla mia bocca
Helin anima mia bella
Helin anima mia bella
Helin anima mia bella.