Quando spunta la luna
La luna così pallida, così innamorata, così…luna. Garcia Lorca ne descrive in versi l’empatia che fa nascere in ognuno. L’inno alla bellezza surreale.
“Quando spunta la luna/ il mare copre la terra/ e il cuore diventa/ isola nell’infinito”.
Ogni anno si celebra la giornata internazionale della Luna, il 20 luglio, per ricordare l’allunaggio di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla luna nel 1969.
Una occasione per descrivere in tanti modi le sensazioni che si provano guardando la luna. Garcia Lorca ci stimola con i suoi versi, con strofe ritmicamente cadenzate. Un componimento che emana fascino e bellezza, quasi magia e incanto. Ma anche una sensazione di mistero. Lorca descrive una luna potente, che modifica il mondo dall’alto della sua posizione. Le campane tacciono e le strade sono impenetrabili.
Ma ci sono anche gli stati d’animo, misteriosi e cupi. Il sentore delle arance, della frutta verde e gelata, quasi un rituale di stregoneria. Poi si passa ai mille volti uguali della luna in tutte le sue sfumature. I suoi colori, dal pallido all’acceso. La sua forma, tonda, meno tonda, falce della vita e della rinascita.
Garcia Lorca, nei suoi versi propone le sensazioni più interiori, dalla bellezza della natura agli stati dell’anima che si consuma la sera nel guardare la luna piena.
“Quando spunta la luna/ tacciono le campane/ e i sentieri sembrano impenetrabili./ Quando spunta la luna/ il mare copre la terra/ e il cuore diventa isola d’infinito./ Nessuno mangia arance/ sotto la luna piena/ bisogna mangiare/ frutta verde e gelata./ Quando spunta la luna/ dai cento volti uguali/ la moneta d’argento/ singhiozza nel taschino./“
La bellezza poetica di versi universali che ci lasciano con il cuore dolente e la sensazione di esserci per amare, anche quando la luna non là si vede, ma sappiamo che c’è e si nasconde per riaffacciarsi ai nostri dolori e alle nostre sofferenze d’amore. Quando spunta la luna…amiamo e piangiamo, in silenzio sotto il cielo della sera.
Emanuele Caldarelli
