PRIME DIECI SCIENZIATE PER L’AMBIENTE

A Frascati oggi, 30 settembre 2023, nell’ambito della terza edizione della rassegna “LIBRI IN OSTERIA” a piazza dell’Olmo, è stato presentato il libro: PRIME DIECI SCIENZIATE PER L’AMBIENTE.

Grazie all’impegno e alle idee geniali della curatrice e ideatrice della rassegna libraria, Emanuela Bruni, che si occupa della organizzazione dell’evento frascatano, abbiamo potuto assistere ad una presentazione molto interessante. Grazie anche agli interventi dei due curatori del libro Mirella Orsi e Sergio Ferraris, i quali ci hanno raccontato come questo libro sia nato e sia stato portato avanti, e grazie ai contributi di specialisti della informazione ambientale come: Paola Bolaffio, Gorgia Burzachechi, Simona Falasca, Sergio Ferraris, Ivan Manzo Matteo Martini, Davide Mazzocco, Giorgia Marino, Mirella Orsi e Gabriele Vallarino che si sono occupati delle ricerche specifiche. Con la prefazione di Maurizio Melis, questo saggio divulgativo, ci offre la possibilità di conoscere dieci storie di scienziate il cui impegno nello studio accademico e nella ricerca scientifica, hanno permesso all’umanità di evolvere permettendo a noi discenti, di ampliare le nostre informazioni riguardo alla questione ambientale. Sembra incredibile scoprire quante scienziate sono state protagoniste di studi che oggi ci permettono di classificare stelle, fiori, insetti e mille altre creature dell’universo, quante abbiano lottato per affermare le loro convinzioni motivate dalle loro ricerche scientifiche e dalle loro importanti scoperte, come i danni provocati da sostanze tossiche disperse nell’aria.

Come non ricordare Rachel Carson, (1907-1964) scienziata americana che ha combattuto l’idea che la scienza dovesse venire usata per fini di utilità. Biologa e zoologa, sminuita con il vezzeggiativo di “scienziata di campagna”, ha scritto un libro che ha cambiato il mondo ed ha messo un freno all’uso del DDT. La Carson lanciò un allarme che non poteva essere ignorato sui rischi contenuti negli insetticidi chimici nocivi per tutte le specie viventi e non solo per le zanzare. Riuscì con grandi sforzi a far sentire la sua voce, la sua capacità descrittiva diventa utilissima e viene considerato una pietra miliare dell’ambientalismo. Il suo libro “Primavera silenziosa” uscito nel 1962 rimarca come le scienze naturali, in quel preciso periodo storico (soprattutto in America), erano diventate marcatamente settoriali e riduzioniste, chiuse dentro paradigmi utilitaristici che non consideravano i danni di scelte sconsiderate (ad esempio il contrastare la malaria senza considerare i danni conseguenti all’uso indiscriminato del DDT).

Le altre nove protagoniste del saggio divulgativo ci vengono narrate approfondendo la loro vita, gli studi accademici, l’impegno scientifico e lotte ambientaliste che hanno occupato il corso delle loro vite. Notevoli gli apporti scientifici delle nostre scienziate: Maria Telkes con le sue “invenzioni solari”; la esploratrice dei fondali marini Sylvia Earle; le teorie sull’effetto serra di Eunice Newton Foote. Importanti anche le scoperte di Dian Fossey, Dana Meadows, Sibylla Merian, Jaenne Baret, Jane Goodall ed infine come non sottolineare l’impegno della nostra Laura Conti la partigiana considerata la pioniera dell’ambientalismo italiano che con le sue lotte ha contribuito a far nascere la coscienza ecologica in Italia.

 Un libro utile a chi volesse capire che non bisogna per forza essere ambientalisti per capire che la scienza può dare un apporto importante se usata con criterio e con coscienza. Un grazie agli autori di questo libro, che hanno saputo regalarci una valida chiave di lettura delle vite e delle avventure scientifiche di queste dieci donne, dieci pilastri della ricerca nell’ambito dell’ecologica e dell’ambientalismo.

Silvia Amadio