L’indifferenza per quelle morti
Si continua a morire sul lavoro e anche il numero degli infortunati, seppur in calo, è sempre troppo elevato.
Numeri che fanno ancora riflettere, cifre ancora inaccettabili, cifre da guerra.
Questo accade in Italia.
Una guerra combattuta ogni giorno da gente che è costretta a lavorare senza difese, senza tutele, senza protezioni di sorta, anche per pochi soldi.
Troppi ancora i caduti sul lavoro, testimoni dell’indifferenza, del disinteresse, della negligenza di un sistema che ha elevato il denaro a valore assoluto, senza badare ai nomi, alle storie, al sudore, alla fatica e al sangue di chi viene sacrificato ogni giorno per il dio profitto.
Troppe le vite spezzate, a volte dalla fatalità, ma più spesso dalla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tante, troppe le vittime che muoiono durante il compimento del proprio dovere.
Ancora pochi gli interventi e le risorse per il controllo e la prevenzione. Ancora passi troppo timidi.
Basta morti sul lavoro per indifferenza!
L’indifferenza di questo governo e della politica tutta.
La responsabilità morale di queste tragedie è anche la loro.
L’indifferenza che per un cittadino normale è diventata insopportabile. L’indifferenza che fa sì che i lavoratori siano trattati come carne da macello.
E le morti sul lavoro non si fermano mai. Si sta facendo qualcosa per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro? E lo Stato che misure sta mettendo in campo per farli rendere conformi?
Io credo che tutto stia finendo nel dimenticatoio.
La messa in sicurezza dei posti di lavoro avrà dei costi, ma la vita di chi lavora è più importante.
Tante di queste morti si sarebbero potute evitare, se il governo fosse intervenuto per tempo e se il parlamento avesse avuto a cuore la vita di chi lavora.
Indifferenza. Ancora una volta indifferenza.
Anche quest’anno, come da tradizione, torna puntuale la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, l’Italia ricorda le vittime sul lavoro.
Quale occasione di sensibilizzazione, questo importante evento nasce con l’obiettivo di mantenere alto il livello di attenzione sul tema delle morti bianche e degli incidenti nei luoghi di lavoro, e in materia di sicurezza per confrontarsi sulle iniziative più efficaci da mettere in campo, sia in materia di prevenzione, che di tutela.
La rinnovata consapevolezza della gravità del fenomeno sembra non essere riuscita a produrre ancora una significativa inversione di tendenza.
È ora che lo Stato si occupi in modo concreto di queste tragedie e che si accorga finalmente della vera entità di questo fenomeno.
Non si può continuare in questo modo ogni anno.
Si fanno solo bei discorsi, ci si indigna, ma poi non si fa nulla di concreto per alleviare queste tante storie dagli epiloghi tragici.