Biotestamento

Finalmente la legge sul biotestamento ha visto la luce in questi giorni, un piccolissimo passo, fatto pure male ma che segna un’apertura verso il futuro. Infatti, gli uomini che vengono direttamente dal Medio Evo, tipo Adinolfi, Giovanardi o Gasparri, non hanno perso occasione per cucirsi la bocca.

Il leader del Popolo della Famiglia – ma più che un popolo, sarebbe il caso di parlare di un condominio a due piani – ha affermato infatti come sia stata scritta «Una pagina nera per il Parlamento». Per i bigotti come lui è inconcepibile che ogni uomo possa decidere delle sue sofferenze e della sua dignità, la legge è fatta per imporre delle cure a chi non le vuole. Per fortuna di tutti, Adinolfi ha più sparate cretine che voti alle elezioni, per cui resta un fenomeno da circo della politica, dispiace solo che i media diano eco alle stupidate che propina ad i suoi quattro elettori.

Peggio ha fatto decisamente Giovanardi, arrivando ad asserire che Eluana Englaro era una persona perfettamente sana e che non soffriva. Ora, che fosse perfettamente sana, magari rispetto a lui, è discretamente una vaccata ma dipende – appunto – dal termine di paragone e da cosa si intenda per persona sana. Che non soffrisse, invece, resta una stronzata e basta. La Englaro non era in grado di comunicare col mondo, difficilmente lo avrebbe fatto con Giovanardi ma va pur detto che questa cretinata non l’ha nemmeno partorita lui, pure per le idiozie certi personaggi hanno bisogno di ispirarsi ad un mentore: in questo caso si tratta di Silvio Berlusconi che già tempo prima aveva asserito come la Englaro avesse un bell’aspetto ed un’aria sana. E questo senza averla mai vista in vita sua.

Non poteva mancare nemmeno il buon Gasparri, il quale non ha mandato giù il barbaro provvedimento che viola le libertà fondamentali degli obiettori di coscienza, che vorrebbero veder soffrire i malati anziché tener fede al Giuramento di Ippocrate ed occuparsi del loro benessere. Per Maurizio la medicina è una questione di coscienza prima che di Scienza. Magari, per non scontentare la frangia cattolica, potremmo tornare ai bei tempi in cui era vietato l’aborto, i barbieri cavavano i denti e si praticava l’elettroshock sugli omosessuali.

Chiudiamo in bellezza con Salvini, il quale non sapendo probabilmente in cosa consistesse la legge, ha deciso di buttar giù due parole alla bell’e meglio che nemmeno alla finale di Jesolo, rivolgendo un pensiero ai vivi, alle loro sofferenze e – poco ci mancava – alla pace nel mondo. Sarà per quello che vuol rimandare al loro paese persone che scappano da zone di guerra o che va ravanando nelle edicole in cerca di stupri e ammazzatine. Ama la vita, lui.

di Marco Camillieri

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