LE APPARIZIONI MARIANE
Il mese di maggio, dedicato alla Madonna sta per terminare, eccoci quindi alla conclusione del tema che ha toccato i vari aspetti storici del suo riconoscimento ufficiale da parte del Magistero della Chiesa, già accennati nell’ultimo articolo. La fede cristiana ha sempre considerato importante l’adorazione della Vergine Maria soprattutto dovendo constatare quanto forte fosse la diffusione del suo culto e l’attaccamento dei fedeli. La pietà popolare è stata sempre una grande forza trascinatrice nel culto di Maria che da parte sua, ha sempre scelto persone semplici alle quali apparire ed affidare il suo messaggio.
Perché di questo si tratta: se Maria appare, è perché deve comunicare qualcosa di importante, di urgente, di serio. I suoi messaggi (spesso in parte secretati) hanno sempre un obiettivo legato alla morale sociale, all’etica, alla politica e al nostro comportamento sbagliato. Essendo eventi in cui la Vergine appare in modo sovrannaturale, La Chiesa, da parte sua, non riconosce tutte le apparizioni di cui si è a conoscenza, tanto che la Congregazione per la Dottrina della fede ha stilato delle linee guida ferree per non incorrere in facili errori. Bisogna seguire le norme con i criteri ufficiali per procedere nel giudizio: prima filtra le informazioni del caso, le valuta, le studia attentamente e solo dopo aver raccolto prove concrete ed inoppugnabili, le approva ufficialmente. I criteri di valutazione della veridicità dell’evento, sono date da un insieme di fattori appurati da medici, psicologi e specialisti, teologi, insomma uno studio specifico a livello scientifico sulla affidabilità della persona, sul suo equilibrio mentale, sulla sua moralità, ma che riguardano anche la teologia contenuta nel messaggio.
Diciamo che i poveri veggenti devono sudare a lungo per potersi far credere, da sempre infatti, il dubbio regna sovrano da parte degli osservatori. Per esempio, se pensiamo all’apparizione in Messico a Guadalupe nel 1531, non possiamo non intenerirci davanti al povero indio Dieguito, che non riesce a farsi ascoltare dal vescovo, facendo la spola tra la Madonna e la sede vescovile macinando chilometri su chilometri a piedi nudi, finché non gli porta una vagonata di fiori impossibili in quei luoghi, che una volta lasciati cadere a terra, lasciano sul suo mantello l’immagine perfetta di Maria, negli occhi della quale si vedono riflesse le due figure di Diego e del vescovo. Un esempio ante litteram di come una prova fotografica può accrescere valore ad una testimonianza, cosa che Diego la ottiene solo grazie al miracolo che lascia impresso il viso di Maria sul suo mantello al pari di una foto polaroid.
Solo creando stupore e meraviglia attraverso il miracolo, la Madonna riuscirà a far ascoltare il poverino, che riportava poi, solo la semplice richiesta di costruire una chiesa in quel luogo. La difficoltà di farsi ascoltare è sempre il primo scoglio da parte dei veggenti, senza contare che a seguire viene la difficoltà di credere in se stessi e di farsi credere e non ultima la difficoltà di farsi considerare un reale portavoce della Madonna. Pensate che di centinaia di apparizioni riportate, meno di venti sono ufficialmente approvate dalla Chiesa cattolica, addirittura l’abate René Laurentin nel suo “Dizionario delle apparizioni mariane” ne ha raccolte più di duemila dall’inizio del cristianesimo ad oggi. Tutte false? Tutte vere? Cinquanta e cinquanta?Chissà… difficile dirlo.
La Chiesa si limita a confermare una apparizione come “degna di fede” e la annovera tra le “rivelazioni private”, ma non richiede ai fedeli di credervi. Fenomeni come visioni, guarigioni diagnosticate come impossibili, conversioni, locuzioni interiori (messaggi solo ascoltati ma senza visione) ci fanno comprendere quanto questo fenomeno sia frequente in tutto il mondo dal Giappone all’Africa, dalla Francia al Vietnam, comprovando come Maria appaia in ogni parte della terra. Personalmente, il fenomeno sovrannaturale che da sempre ha attirato la mia attenzione, perché secondo me, nasconde il vero messaggio di Maria, è quello chiamato “movimenti degli occhi”.
Incredibilmente si trovano nel mondo una quantità enorme di casi di statue, dipinti, fotografie e ritratti della Madonna i cui gli occhi si muovono o stillano lacrime vere o di sangue. Questo risulterebbe in continuità con le sue manifestazioni a Lourdes, Fatima, La Salette e Siracusa in cui il messaggio di base a grandi linee coincide, avendo la stessa motivazione: una richiesta accorata, alla penitenza, alla conversione, all’amore fraterno, alla giustizia sia nel mondo e sia all’interno della Chiesa, un invito alla pace e alla solidarietà al limite del pianto. Insomma, con le lacrime agli occhi ci chiede di cambiare. Implora tutti noi affinché si ascoltino le sue richieste di cambiamento, “per far fronte ai gravi disordini morali esistenti nel mondo” e allora perché non prenderne atto e fare un tentativo per cercare di cambiare in meglio? Riflettendoci: perché non accontentarla.
di Silvia Amadio