Jo Cox, una donna coraggiosa dalla parte dei profughi
Jo Cox. Deputata inglese. Donna. Uccisa. Assassinata. L’unica persona da ricordare. Accoltellata al grido di “Britain First” mentre stava raccontando, alla gente riunita intorno a lei, la vera storia della Brexit. L’Inghilterra sta per uscire dall’europa pur di non accettare qualche migliaio di profughi salvati dal mare e dalla guerra, tra cui moltissimi bambini.
Una squallida vicenda la Brexit. Jo Cox ha fatto con ostinazione ciò che avrebbe fatto, e ha fatto tante volte il Partito Radicale di Marco Pannella. Ma nel regno Unito non c’è un partito dei diritti umani. C’è il partito Laburista che non è più Laburista dai tempi di Blair. Così che il suo attuale leader, che dice di essere di sinistra, non si è impegnato minimamente sul fronte del “Remain” anzi ha taciuto. Ha taciuto sempre, anche davanti al cadavere della giovane donna assassinata. Poi tutti hanno dimenticato Jo Cox che spiegava alla gente l’amore per il prossimo: accoglienza.
Una maggioranza risicata di vecchi inglesi, una volta ladies end gentleman, ha votato per voler vivere in un paese isolato, con porte e finestre sprangate. Ma come si è giunti ad una scelta così devastante non è difficile da capire. La storia del disastro della Brexit, si può raccontare in poche parole: Cameron (attuale premier dimissionario) il candidato conservatore, durante la campagna elettorale che lo ha portato a diventare primo ministro un anno fa, aveva promesso, con molta leggerezza, di fare un referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Così facendo aveva risolto il problema di come attirare i consensi, alla sua candidatura, dell’elettorato euroscettico, in continua crescita nel paese.
Gli inglesi, un anno fa, si sono convinti che era plausibile e accettabile un’idea capace di cambiare l’Europa e il Regno Unito. Un’idea di estrema destra. Porte chiuse ai profughi e mani libere per i propri interessi. Bandiera e frontiera. I tabloid inglesi riportavano i pettegolezzi della corona, scivendo che la Regina Elisabetta, durante un pranzo per le feste dei suoi novant’anni, si sia fatta sfuggire una frase: ditemi tre ragioni per restare in Europa. Detto dalla Regina Madre ha un valore notevole in termini ci consenso per la Brexit. Se il pettegolezzo dei tabloid è vero, l’Inghilterra, nel suo peggior momento, ha un primo ministro, Cameron, che molto superficialmente ha creato il problema, il leader della campagna contro l’Europa, Nigel Farage, un personaggio da Casa Pound, e lo strano ex sindaco di Londra, Boris Johnson, la brutta copia di Donald Trump, che rischia di essere il nuovo primo ministro. Un bel gruppetto di teatranti anti-illuministi, che partecipano attivamente alle guerre sparse nel mondo, ma che non vogliono accogliere i profughi che loro stessi determinano con la loro cecità politico-diplomatica.
Il punto più pauroso di questa vicenda, dopo l’assassinio della giovane Jo Cox, è il dissolversi della dignità e umanità inglese, ladies end gentleman, in un oscurantismo alla Le Pen. Un danno immenso ai giovani del mondo, a quelli che vanno al mare in vacanza e quelli che vanno al mare per salvarsi la vita. Un danno immenso alle centinaia di bambini che pur non avendo fatto piscina sono in mezzo al mare, spesso affogano e quando sono fortunati ritroviamo i loro corpicini sulle spiagge della Grecia e della Turchia.
Una Gran Bretagna che respinge totalmente, senza riserve e senza condizioni, i profughi, senza alcuna attenzione ai drammi delle guerre che sostengono e causano morte e sofferenza. Un Regno Unito che preferisce troncare ogni legame piuttosto che aprire una porta e accogliere.
Hanif Kureishi, 61 anni, uno dei maggiori scrittori britannici, di origini anglo-pachistane, sottolinea il clima xenofobo che si respira in Inghilterra in questo periodo scrivendo che.” La gente no si vergogna più a dire cose che prima aveva paura anche di pensare. Tutto questo è una minaccia per una società tollerante, liberale, multiculturale che avevamo creato. Vedo molto razzismo in giro. Penso alla Polonia, all’Ungheria, all’estremismo che attanaglia la Francia, agli attacchi contro i gay. Dobbiamo difendere i nostri valori liberali di tolleranza e per combattere il razzismo dobbiamo stare dentro l’unione. Immigrati e globalizzazione preoccupano le persone e sarà sempre più così.”
Hanif Kureyshi nel suo libro più famoso, My Beautiful Laudrette, da cui è stato tratto anche un film, raccontava gli scontri tra etnie e la caccia ai gay:” Infatti la mia era una denuncia. Era l’inizio del thatcherismo e del neoliberismo che ha creato la situazione in cui ci troviamo adesso. E’ stato distrutto il sindacato, l’edilizia popolare, il Servizio Sanitario Nazionale, la scuola pubblica. Lì è dove hanno le radici personaggi come Johnson, Garage e Gove (i leader di Brexit).”
di Claudio Cardarelli