Miseria, ricchezza e orbo-liberismo

Ordo-liberalismo, termine coniato nel 1950 e riferito alla dottrina nata nel 1936 attorno alla scuola economica di Friburgo e alla rivista Ordo. Predica un ordinamento dello Stato teso al servizio e al sostegno completo del mercato e dell’impresa liberista, quale fondamento dell’intera società, garantendo anche un minimo livello di protezione per gli stati inferiori, ai fini di una ordinata coesione sociale. Non più Ordo, ma Orbo-liberismo, definizione da coniare a partire dagli ultimi rapporti 2021 sulla miseria e la ricchezza in Italia e nel mondo. Orbo, perché non solo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma anche peggior cieco di chi non vuol vedere. E l’attuale dominio liberista capitalista sulla Terra è specializzato in entrambe le finzioni. Altro che i poveri – in spaventoso aumento – che simulano una zoppia per strappare uno striminzito obolo di sopravvivenza!

Lo vediamo attraverso due osservatori: l’Istat, l’istituto statistico italiano, e il Credit Suisse Research Istitute, emanazione diretta della celebre banca svizzera. Una premessa. Povertà assoluta, la soglia sotto la possibilità di reperire i livelli minimi di sopravvivenza. Povertà relativa, soglia al di sotto degli standard prevalenti in una determinata comunità sociale.

 

Soglia minima di ricchezza, relativa a una fascia pari all’1% della popolazione mondiale: sopra 1 milione di USD (Dollari Usa). Tale fascia è definita Hig Net Worth Individual (HNWI), Individuo ad alto patrimonio netto. Individui che distinguono in altri tre gradi di sotto classificazioni. VeryHNWI, con patrimonio sopra i 5 Mln USD; Ultra HNWI sopra i 30 Mln USD. Sub- HNWI, sopra i 100 mila USD. In Italia gli Ultra-HNWI, secondo l’Agenzia Immobiliare Knight Frank, nel 2019 erano 10.701, occupando il settimo posto nella classifica planetaria, con un aumento del 20,8%, il maggiore nel mondo dopo la Corea del Sud (21,6%). Nel 2020, però, anche l’Italia ha seguito la tendenza mondiale dell’ulteriore crescita del 24% di Ultra-HNWI, registrata da Credit Suisse. Per i prossimi cinque altri incrementi sono previsti sia dalla banca elvetica (+39% mondiale HNWI), sia da K. Frank. Quest’ultima prevede per l’Italia un passaggio dai precedenti 10.071 a 12.508 Ultra-HNWI. In Italia, inoltre, lo studio K. F. enumera 44 super miliardari, (sopra i 50Mld USD) destinati a diventare 50, andando a ingrossare i 2.335 previsti diventare 2.616 nel 2024.

Istat, nel suo rapporto dello scorso 16 giugno, ci dice che hanno raggiunto e anche superato i due milioni le famiglie italiane precipitate nella povertà assoluta. Si tratta di 5,6 milioni di persone complessivamente, un milione in più del dell’anno precedente. Nel 2019 erano il 6,4%, nel 2020 sono diventate il 7,7%. 335 mila famiglie in più. Quelle in povertà relativa erano 11,4% che nel 2019 diminuiscono al 10,1% nel 2020: quell’1,3% in meno, infatti, è andato ad aumentare quelle precipitate nel crepaccio sottostante della povertà assoluta. Si tratta, però, pur sempre di 2,6 milioni di famiglie in povertà relativa.

La povertà, inoltre, aumenta:

  • se più alto è il numero dei componenti la famiglia: 20,5% con 5 componenti -, 11,2% con 4 -, 8,5 con 3;
  • se sono più bassi i titoli di studio: 10,9 licenza media, 4,4 diploma media superiore;
  • se è più basso il tipo di occupazione: 13% tra operai e simili; solo 2% tra dirigenti-quadri-impiegati;
  • 19,7% tra i disoccupati, 4,4% tra pensionati;
  • 13,5%,tra i minori, ben 770 mila famiglie con 1,337 Mln di piccoli;
  • 1,3% tra i 18-34 anni; 5,4% tra over 65.
  • più al Nord: aumentano di 217 mila le famiglie in povertà assoluta. Dal 5,8% nel 2019 al 7,6 nel 2020. Il Sud resta sostanzialmente stabile, anche se è la povertà più alta del Paese, con il 9,4% delle famiglie sotto la soglia di sopravvivenza.

Il rapporto sulla ricchezza nel mondo di Credit Suisse è del 22 giugno scorso e reca il titolo Global Wealth Report 2021, ossia – eufemisticamente – Rapporto sul Benessere Globale 2021. Indubbiamente la ricchezza fa stare bene, ma evidentemente il Welfare State, lo Stato del Benessere sociale diffuso, da conquista politica del Novecento, è ormai riservato solo ai più ricchi del mondo. Questi crescono del 6,4%, raggiungendo il livello record di un reddito individuale annuo di 79.952 USD (Dollari Usa). La ricchezza globale totale cresce così del 7,4%. La contrazione dovuta alla pandemia da Covid_19 è stata breve e contenuta: solo il 4,4%, pari a 17,7 Mld USD fino a marzo 2020. Entro la fine di giugno dello stesso anno aveva già invertito la tendenza, recuperando abbondantemente la perdita transitoria, fino a surclassarla, raggiungendo il picco di 28,7 Mld USD, raggiungendo così un controvalore complessivo di 418.300 Mld USD. Ciò è il risultato di: politiche di sostegno dei governi e delle banche centrali, con il trasferimento di denaro pubblico ad aziende e privati e bassi tassi d’interesse; il risparmio forzato che ha portato a una crescita del mercato immobiliare e a un aumento dei guadagni azionari.

Il virus ha scosso solo superficialmente e brevissimamente il trend strutturale degli ultimi vent’anni, destinato a durare anche almeno fino al 2025. Dal 2000 l’insieme dei privati Sub-HNWI (con un patrimonio tra i 10 mila e i 100 mila USD) è più che triplicato, passando da 507 milioni agli 1,7 miliardi di persone del 2020. Gli HNWI (sopra 1 Mln USD) è cresciuto di 5,2 milioni di persone, arrivando a 56,1 milioni di individui. Nei prossimi cinque anni le stime danno un’ulteriore crescita di ricchezza del 39%. Così anche gli Ultra- HNWI, già aumentati di un sorprendente 24%.

I poveri sono diventati sempre più poveri e i ricchi più ricchi, perché con gli aiuti di governi e banche alle loro imprese, depositi, patrimoni immobiliari e azionari sono riusciti a saccheggiare, raschiare il fondo del barile anche delle più infime risorse di sopravvivenza dei deboli. Questi, nell’attuale terza guerra mondiale di classe, sono sempre più simili ai soldati di Ungaretti che, dentro il bosco di Courton, nel 1918, anno della pandemia Spagnola, stavano “come d’autunno sugli alberi le foglie”. Tale è la cecità dell’orbo-liberismo da non vedere che oggi gli stessi rami di quegli alberi sono diventati tremolanti foglie appese, esposti a un vento sempre più impetuoso e spietato. Il saccheggio delle risorse vitali planetarie, infatti, sta riducendo la Terra da florido giardino del sistema solare a una sua storpia miseranda vagante nello spazio.

di Riccardo Tavani