La medaglia dell’incoronazione di Ferdinando I del Lombardo-Veneto
di Antonio Cecere
Ultimo sovrano al mondo ad essere incoronato con la famosa Corona Ferrea – già utilizzata per le incoro-nazioni di Carlo Magno, Napoleone ed altri – custodita presso il duomo di Monza, Ferdinando I si colloca in un panorama di profondo rinnovamento degli assetti statali del regno asburgico, dove la parte centrale è rappresentata dal nuovo ordinamento territoriale, al quale il regno è sottoposto. Unite sotto la corona regia le province lombarde e venete, con il nome di Regno Lombardo-Veneto, l’entourage amministrativo austriaco preferisce lasciare due città governative distinte per le altrettante regioni del nord italiano: Milano e Venezia, da sempre storiche rivali.
“conquistadores” austriaci post congresso viennese del 1815, per dirla con un termine proprio del periodo cinquecentesco, sulla scia di altri sovrani stranieri – anche gli stessi Asburgo a Napoli nei primi anni del 1700 – applicano, in questo caso più di altri, la politica, invero apparente, del compromesso. Lasciano, infatti, l’apparato amministrativo ed organizzativo precedente pressoché intatto, eccettuato per i posti di comando, dove vengono posizionati personaggi molto vicini al sovrano e di chiare origini austriache. In questo modo garantiscono co-munque, all’antica nobiltà di spada e di toga italiana, una auto-nomia quanto meno de iure; de facto, questa sarà privata di molti poteri, lo vedremo successivamente, diventando parte integrante di un sistema ormai obsoleto che si reggeva solo su cerimoniali, feste ed incontri formali.
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