Bibliografia essenziale della numismatica italiana

di Bernardino Mirra.

Il volume conta 152 pagine, in carattere Times New Roman n. 12, è stato stampato in 100 copie, a colori su carta opaca da 120 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe.

Il suo costo è di € 8,00. Se interessati scrivere a: c.n.romanolaziale@hotmail.com

 

Dall’Introduzione del prof. Bernardino Mirra:

Per i collezionisti ammirare una bella moneta, magari inseguita da tempo, è appagante e dona un senso di soddisfazione difficilmente trasmissibile. Tuttavia, il possesso di una moneta dovrebbe costituire da stimolo per cercare tutto ciò che riguarda il nuovo pezzo entrato in collezione. Conoscere il contesto in cui la moneta è stata coniata, la sua diffusione, la sua storia, la tiratura, le caratteristiche – e successive variazioni – metrologiche, le motivazioni iconografiche dovrebbero costituire un naturale stimolo a saperne di più, purtroppo non sempre è così o ci si limita a sfogliare i cataloghi-prezzari. Eppure, per fortuna, in Italia la letteratura numismatica è molto vasta, anche se negli ultimi tempi, a causa anche della crisi della carta stampata, le pubblicazioni periodiche e monografiche sono meno numerose rispetto al passato, privilegiando le pubblicazioni online che spesso spariscono nel nulla senza lasciare traccia.

Una bibliografia numismatica dovrebbe raccogliere tutto ciò che è possibile consultando tutto il pubblicato e questo criterio fu il filo conduttore che portò al progetto realizzato da chi scrive alcuni anni orsono.  Invece scopo di questa bibliografia “essenziale” è fornire ai collezionisti e studiosi uno strumento più agile per evidenziare i contributi più funzionali delle zecche più importanti. Ciò va chiarito in quanto è noto che nei secoli passati, soprattutto nel Medioevo, in Italia operavano centinaia di zecche (forse il numero preciso non è mai stato appurato) in quanto per un Signore locale avere un privilegio a batter moneta costituiva una sicura entrata finanziaria. Quindi nella letteratura numismatica troviamo anche delle zecche che hanno ricevuto il privilegio di battere moneta ma in pratica non hanno mai coniato. Altrettanto doveroso è sottolineare che molti contributi si soffermano soltanto su di una moneta poiché inedita o presunta tale; ovviamente questi articoli non rientrano nello spirito di quest’opera per quanto sopra indicato.

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