Azzeriamo la fame nel mondo

Azzeriamo il debito. Azzeriamo la fame nel mondo. Con meno del 3% della spesa militare dei Paesi del G7, si può cancellare la fame e garantire cure sanitarie e scuola per i Paesi poveri, cioè miliardi di persone.

L’appello di Oxfam ai governati dei paesi ricchi fa discutere, ma tutti respingono la proposta.

Papa Francesco chiede di azzerare il debito, per dare una possibilità a milioni di persone di vivere una vita decente. I leader del G7 rispondono che rifinanzieranno il debito. Ma non è la stessa cosa. Rifinanziare il debito significa indebitare ancora di più i paesi poveri debitori.

Mentre si discute, i bambini muoiono di fame. Mentre si pranza all’ombra dei gazebo, nelle pause del G7, milioni di donne vengono violentate e stuprate dai mercanti di morte che nei lager della Libia o dei deserti di tutto il mondo. Coloro che sopravvivono muoiono affogate in mare. Le poche che rimangono vengono rinchiuse come animali nei centri di detenzione, tra alcuni mesi saranno deportate in Albania.

Tutto questo accade tutti i giorni sotto i nostri occhi, tutti i giorni i padroni del mondo sono indifferenti, anzi trovano miliardi di euro per rifinanziare la guerra Ucraina-Russia.

L’Oxfam mostra numeri chiari e inequivocabili, se i Paesi del G7 tagliassero appena il 2,9% della loro spesa militare annuale, pari a 35,7 miliardi su un totale di 1.200 miliardi, si avrebbero risorse sufficienti per contribuire ad azzerare la fame nel mondo e risolvere la crisi del debito estero che stritola i Paesi poveri o fragili. Questi dati diffusi da Oxfam alla vigilia del vertice G7 giovedì 13 giugno a Borgo Egnazia, in Puglia.

Per contribuire a eliminare la fame nel mondo, in tutte le sue forme, sarebbe sufficiente lo stanziamento annuo di 31,7 miliardi di dollari da parte dei Paesi del G7. Una cifra irrisoria sé calcoliamo che spendono più di 1200 miliardi di dollari in armi, carri armati, bombe, navi da guerra e atomiche. Aggiungendo a questa cifra 4 miliardi di dollari annui per ridurre in maniera forte il debito dei Paesi debitori.

Liberando dal debito i Paesi poveri potrebbero erogare cura sanitarie e istruzione.

Ma i leader del G7 sono sordi al richiamo umanitario, sono indifferenti ai milioni di morti. Sono presi dal profitto della vendita di armi. Sono presi a far nascere guerre no a costruire la pace.

Nel mondo sono più di 300 milioni le persone che soffrono la fame e muoiono di fame o malnutrizione. Solo a Gaza sono un milione di palestinesi che soffrono la carestia di un “genocidio folle” che si sta consumando sotto gli occhi indifferenti del mondo intero.

L’Oxfam chiede al G7 di non essere complice del dramma che si sta consumando a Gaza. Di fermare la guerra. Ma tutti girano lo sguardo verso altre cose e il dramma in Palestina si consuma sulla vita di 40 mila morti la metà bambini.

Pezzati, portavoce di Oxfam Italia per le crisi umanitarie dice “il G7 deve garantire che le proprie politiche economiche e gli accordi con Israele non favoriscano un potenziale genocidio…gli Stati sono obbligati a prendere contromisure politiche economiche e militari in loro potere per prevenire crimini di guerra”.

Ma tutto scorre nel sangue degli innocenti di Gaza, così come scorre il sangue di milioni di bambini nel Corno d’Africa, senza acqua e senza pane.

Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini

 

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