Femminicidio…ogni mese donne uccise

Un dramma senza fine, ogni mese dell’anno le donne uccise aumentano. Non c’è tregua. Le donne sono il bersaglio facile della barbarie degli uomini. Una lista lunga, sempre più lunga. Sono cronache annunciate, il femminicidio si consuma in ambito familiare, non c’è più tempo per parlare, si deve agire per porre fine a questa ecatombe. Solo ad agosto tre donne uccise. A luglio le donne uccise sono sette. A giugno si arriva a contare tredici donne uccise. Maggio dieci femminicidi. Aprile sono quattro le donne barbaramente uccise. A marzo sono sei. A febbraio si arriva a dieci. A gennaio sono nove le donne uccise. Di ogni età. Di ogni ceto sociale. Barbaramente uccise dalla violenza degli uomini che pensano di essere i padroni della vita delle donne. I moventi prevalenti sono la gelosia, il possesso, l’incapacità di accettare la fine di una relazione. Più della metà di femminicidi si consumano dentro le mura domestiche, all’interno delle coppie effettive o “scoppiate”, per mano di mariti violenti, compagni o fidanzati. Non ci sono scusanti o ragioni per nessuno. Il rispetto delle persone deve essere sopra ogni cosa. La libertà di ognuno va rispettata. È necessario non indugiare oltre. È necessario intervenire per fermare questo massacro di cui le uniche vittime sono le donne.

Nel 2024 sono state uccise 49 donne, una ogni tre giorni circa. Il femminicidio indica le uccisioni delle donne da parte degli uomini per il fatto di essere donne. Queste uccisioni che colpiscono la donna perché donna non costituiscono casi isolati, ma sono l’ultimo atto di un continuo di violenza di carattere economico, psicologico, fisico o sessuale. La discriminazione di genere, gli stereotipi sulle donne radicati nella cultura maschile, la divisione dei ruoli, l’esistenza di relazioni di potere disuguali tra donne e uomini, sono fattori che costringono la donna a rimanere in una condizione di subalternità in cui si alimenta il ciclo della violenza.

Il femmicidio/femminicidio sono gesti estremi di violenza che sottendono una realtà complessa di oppressione, di disuguaglianza, di abusi, di violenza e violazione sistematica dei diritti delle donne.

Delitti, uccisioni, barbarie, sono il fondamento della violenza misogina e sessista dell’uomo radicate nella nostra società. È giunto il momento di dire basta. Di urlare basta. Di cambiare le regole e la cultura per riprendersi il diritto alla vita. Il diritto alla vita delle donne. Mentre scriviamo sappiamo che nei prossimi giorni ci saranno altri femminicidi. Sappiamo che ogni mese ci saranno altri omicidi brutali. Sappiamo che ogni tre giorni una donna verrà uccisa. Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo rimanere indifferenti. Forse possiamo fare qualcosa di più per azzerare questa macabra conta di una donna uccisa dall’uomo ogni tre giorni.

Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini

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