Open mic Folkstudio giovani
C’è sempre del nuovo agli open mic del Folkstudio giovani di Luigi Grechi all’Asino che vola di Roma. Martedì 14 gennaio è salito sul palco Francesco Polidori, in arte Rosadira, la luce che colpisce le Dolomiti, per dirla alla Mario Rigoni Stern. Rosadira canta la vita, ciò che resta della vita di chi non va via. Ci mette impegno, passione e voglia di trasmettere. Un giovane cantautore che cerca la strada anche per raccontare storie di strada, come chiedere scusa ad Aurora, per la violenza degli uomini. Scusa Aurora cerca ancora la luce, la tua luce e non avere paura. Si, Francesco Polidori in arre Rosadira entra nella luce che si frange, ruvido e delicato, come le rocce dove si infrange e rifrange l’iride dei raggi del sole. Prende un sentiero per camminarci insieme, con la sua voce e la chitarra. “Vi era un bel sole: tutto era chiaro e trasparente, solo nel cuore degli uomini era buio” Mario Rigoni Stern. Rosadira porta luce nel cuore buio del sergente nella neve, così come il nome d’arte che si è dato.
Il secondo a salire sul palco è Lorenzo Spinato, in arte prof Spinato. Dice di lui: di mattina faccio il professore di matematica e la sera il cantautore. Apre con vino bianco vino rosso…bevo il bianco se sto con te. Spinge sulla voce, saltella con il corpo, si muove all’unisono con la chitarra e le parole. Effervescente, accattivante, attrae gli sguardi e si fa ascoltare. Propone il suo mondo, il mondo di Giulian Roscon la storia di Holly e Bangy. Trascina anche quando le sue strofe ci riportano nel quotidiano dei vinti, mai vincitori. Non siamo bomber, non facciamo goal, anzi sempre più spesso, canta il prof Spinato, siamo i capitani dei talenti incompresi. Un folk acustico, inno potente alle libertà con un urlo di emancipazione raccontando la sua storia personale. Un viaggio emotivo fuori dagli schemi, senza filtri, e non è facile cantare il sentimento purificandolo dalla frustrazione e dalla malinconia. Il prof Spinato ci riesce bene, accompagnato da un versatile e poliedrico Lucio Bardi che innalza il livello con la sua magnificenza sonora, facendo assumere al canto l’armonia del folk che ti entra nelle vene.
Rosadira è il prof Spinato, e, andare via non è facile per due come noi, è la strofa di Rosadira. Mentre il prof Spinato conclude con… me stai a fa rosicà tra una canzone di Guccini e De Andrè. Si concludono due open mic con l’applauso dei musicisti e del pubblico presente per passare al concerto di Rocco Rosignoli e Alessio Castelli Marino.
Claudi Caldarelli