Mattarella: in Italia salari troppo bassi
In Italia i salari sono troppo bassi. Quando una dichiarazione cosi forte viene fatta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vuol dire che non ci sono più alibi per le imprese, che aumentano i profitti senza aumentare i salari. Le famiglie sono sempre più povere, non arrivano a fine mese, eppure il capitale si ingrassa. C’è una disuguaglianza enorme tra profitto, sempre più alto e salario, sempre più basso.
Mattarella lancia l’allarme per invitare governo e imprese a rivedere al rialzo i salari delle lavoratrici e lavoratori. “Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Intollerabile l’indifferenza per le morti sul lavoro” sono alcune delle cose ripetute dal Presidente della Repubblica, fondata sul lavoro, non sulla schiavitù o sullo sfruttamento.
In Europa la situazione è migliore, anche se ci sono paesi dove ancora le conquiste dei lavoratori sono rimaste indietro. Ma per tornare al nostro paese dobbiamo sottolineare quanto i salari siano da fame. Ma anche la sicurezza sul lavoro è inefficace o inesistente. Ogni giorno, muoiono per incidenti sul lavoro, tre operaie/i. Una guerra senza fucili, combattuta sui ponteggi, dentro le cave, nei magazzini, in ogni luogo dove c’è una persona che lavora c’è un rischio di incidente per mancanza di sistemi di sicurezza o ignoranza, o ricatto, o sottovalutazione, o, o, o. C’è sempre un o, come quello che vogliamo abrogare per dare responsabilità alla ditta appaltatrice che utilizza il sub-sub appalto. Tutto per aumentare il profitto a scapito della vita dei lavoratori.
Salari troppo bassi, sicurezza che non c’è, oggi, per gli operai, per le lavoratrici, per i giovani, non c’è futuro con il lavoro, anzi con il lavoro c’è la morte, e, quando non ce la morte ce la fame. Forse è ora di rimettersi in marcia, andando a votare 8 giugno e votare Si ai cinque referendum.
Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini
