Morti sul lavoro. L’ennesima tragedia colpisce altri due operai ed è emergenza.

Un’esplosione a Treviglio e degli operai morti in azienda. La Procura di Bergamo indaga per omicidio colposo plurimo. È già emergenza morti sul lavoro dall’inizio dell’anno 2018.

La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo in riferimento alla morte di due operai della Ecb Company srl di Treviglio, nel Bergamasco, il giorno di Pasqua, in seguito all’esplosione di una autoclave. Le vittime sono Giuseppe Legnani e Giambattista Gatti, entrambi sposati, entrambi padri di famiglia, entrambi avevano due figli. Erano stati chiamati in azienda per un sopralluogo, dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini che avevano sentito un cattivo odore nell’aria.

Sono morti il 1 aprile 2018, la mattina di Pasqua, in seguito a un’esplosione avvenuta alla Ecb Company, azienda che produce mangimi per allevamenti. A esplodere è stata un’autoclave dove vengono effettuate operazioni di bollitura ed essiccazione di materiale organico destinato alla produzione di mangime. L’azienda era chiusa. Gli operai erano intervenuti per una emergenza. Nonostante la festività pasquale i lavoratori erano in fabbrica intervenuti in seguito ad un allarme lanciato dai residenti vicini allo stabilimento che avevano sentito un cattivo odore nell’aria e visto del fumo uscire dall’azienda. Così il Capo dello stabilimento Gatti è giunto sul posto per un controllo e ha poi chiamato Legnani per effettuare delle verifiche. A quel punto si sarebbe verificata l’esplosione, domenica mattina intorno alle 10, il 1 aprile 2018.

Quando Legnani e il suo collega Gatti sono stati chiamati, erano forse convinti di poter tornare a casa subito, ma nel tentativo di risolvere la situazione sono morti. Ci hanno rimesso la vita Giuseppe Legnani di Casirate d’Adda e Giambattista Gatti di Treviglio. Un qualcosa davvero di inspiegabile e di imperdonabile. Un destino beffardo quello dei due lavoratori deceduti, visto che i due non dovevano essere al lavoro per via delle festività pasquali.

Un tragico scoppio. Paura a Treviglio, in provincia di Bergamo. L’azienda di mangimi avvolta nel fumo. Due lavoratori muoiono lo stesso giorno e non erano nemmeno in servizio, solo il loro essere responsabili li ha portati via. I due operai deceduti nell’incidente, entrambi lasciano due figli. Per alcune ore dopo l’esplosione, l’accesso all’interno dell’azienda è stato proibito per la cospicua presenza di anidride carbonica. La strada dove sorge lo stabilimento, via Calvenzano, è stata chiusa al traffico. L’area è stata isolata vista la massiccia presenza di anidride carbonica. Le squadre dei Vigili del fuoco, intervenute sul posto dopo l’incidente, hanno provveduto inizialmente, con il loro intervento, al raffreddamento dell’impianto e dell’area interessata, in modo da poter poi operare in condizioni di sicurezza. Dopo l’esplosione l’accesso all’interno è stato consentito solo ai Vigili del fuoco, data la cospicua presenza di anidride carbonica.

Rinvenuti i corpi senza vita dei due operai, entrambi erano padri di due figli. Un momento doloroso per le famiglie che hanno perduto i loro cari e per i loro colleghi. Un momento che avrebbe dovuto essere un giorno di festa, ma che si è trasformato in un dramma, ancora una volta un tragico incidente nel luogo di lavoro. Una domenica di Pasqua trasformata in lutto sul posto di lavoro. Le salme delle due vittime sono state portate via dopo le 15, scortate da polizia e carabinieri. Solo nel pomeriggio sono stati recuperati i corpi dai Vigili del fuoco e quindi trasferiti all’Istituto di Medicina legale di Bergamo per gli adempimenti disposti dalla Procura. La Procura cerca le cause dell’incidente costato la vita domenica mattina ai due operai, Giambattista Gatti, 51 anni e Giuseppe Legnani, 57.

Ancora morti sul lavoro, stavolta a Treviglio. Morti mentre facevano il proprio lavoro. Dopo gli ultimi episodi di Livorno, Firenze e Bologna, tocca a Treviglio, in provincia di Bergamo, piangere due morti durante l’attività lavorativa.

Continua, non si è fermata, non ha accennato a fermarsi neanche nel giorno di Pasqua la strage sui posti di lavoro. Una tragedia avvenuta proprio nel giorno di Pasqua. Un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro.

Troppi, troppi morti sul lavoro. Passa il tempo e non cambia niente. È una piaga che nessuno vuole guarire e non parliamo di casualità. La prevenzione, la sicurezza sui posti di lavoro spesso è quasi del tutto inesistente. Paradossalmente penso che questo aumento dei casi vada pari pari con l’aumento di richiesta di sicurezza, che rimane però solo sulla carta.

I politicanti vari, una volta che avranno smesso di litigare per le solite poltrone, vorranno occuparsi del lavoro e della sicurezza?

di Maria De Laurentiis

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