Pena di morte: aumentano le esecuzioni
Aumentano le esecuzioni. La pena di morte continua la sua corsa. La falce mietitrice si abbatte sui condannati senza scampo. 1153 esecuzioni nel 2023 con un aumento del 31%, cioè sono state uccise 270 persone in più dello scorso anno.
Il rapporto di Amnesty International denuncia l’impennata, in Iran il nu,ero più alto di esecuzioni. Anche negli Stati Uniti il boia lavora molto.
Da questi numeri sono escluse le centinaia di co donne a morte in Cina, così come in altre realtà come la Corea del Nord e Vietnam, dove non ci sono dati. Le condanne vengono eseguite in segreto.
La pena di morte viene sistematicamente usata in decine di Stati.
“È un quadro particolarmente deprimente, quello tratteggiato sulla pena di morte nel mondo dal Rapporto 2024 di Amnesty International. Per almeno tre ordini di ragioni. Perché il numero di “omicidi di Stato” dell’anno scorso è stato il più alto da quasi dieci anni a questa parte. Perché la pena capitale è sempre più uno strumento di brutale repressione politica, travestito malamente da amministrazione della giustizia. E perché gli Stati Uniti, che si propongono come faro di democrazia e diritti, sono praticamente l’unico Paese liberale a dar lavoro al boia, in una pessima compagnia di Stati canaglia, dittature, democrature e regimi jihadisti”. Scrive Luca Liverani su Avvenire.
Molti paesi che non hanno abolito la pena di morte non la usano, son circa 32, mentre i paesi che l’hanno abolita sono 112. Dei 55 Paesi che mantengono la pena di morte, solo 16 hanno condannato al patibolo i prigionieri. Troppi. Gli omicidi di Stato devono essere fermati, non si cura la barbarie con la barbarie.
Prosegue ancora Liverani “Ma la ristretta squadra dei Paesi che ammazza in nome della legge non si rassegna. E prosegue imperterrita. La maglia nera, come il cappuccio dei boia d’una volta, nel 2023 se l’è conquistata l’Iran. Un regime feroce che ha usato la violenza, nelle prigioni e nelle piazze…”.
Anche l’Arabia Saudita da molto lavoro al boia, solo l’anno scorso 172 decapitazioni. Poi segue la Cina, il Bangladesh, l’Afghanistan. Gli Stati Uniti nel 2023 hanno ammazzato 24 esseri umani tramite iniezione letale.
Pratica disumana la condanna a morte. Inutile e dannosa. Nessuno studio è riuscito a dimostrare che lo spauracchio della pena capitale riesca a funzionare come deterrente per ridurre i crimini.
“Ed è altrettanto chiaro che uno Stato che legittima la possibilità di togliere la vita a un suo cittadino, nei fatti legittima l’omicidio, considerandolo e presentandolo come una pratica ipotizzabile se non addirittura moralmente ammissibile”.
Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini