Borgo Rock Festival
“Qui sono piovute le musiche, le parole, gli amori, ognuna stava in grembo a qualche nuvola o nascosta dentro un raggio di sole. Ogni canzone è stata uno scroscio e le sue note gocce che dissetano l’anima”.
Borgo Rock Festival, di Fiano Romano, si può descrivere solo così. Semplicemente. Tutto nasce negli anni scorsi, da una idea di un gruppo di appassionati di musica d’autore. Questa è l’undicesima edizione. Il programma che viene proposto è di altissimo livello sia nei testi che nelle musiche. Nella splendida cornice del cortile della chiesa sconsacrata di Santa Maria ad pontem, ingresso gratuito, ottima organizzazione, dalla birra, al vino, dagli arrosticini ai panini, e anche qualcos’altro da gustare comodamente seduti sulle poltrone dismesse di una nave da crociera.
Apre il festival giovedì 18 luglio Alessio Castelli Marino e compari. Un bravissimo cantautore in grado di coinvolgere all’ascolto, con i suoi compari, il pubblico giovane e più maturo. Venerdì 19 luglio salgono sul palco gli Skaperol, nascono a Rieti e si contaminano con la musica Ska, Punk e Reggae. Sabato 20 luglio entrano in scena gli Area 765, come un’araba fenice risorgono dalle ceneri dei Ratti della Sabina, si evolvono e scatenano il panico con applausi di consenso. Domenica 21luglio l’atteso Galoni, il professore di italiano e cantautore di successo, costruisce con la sua scrittura un immaginario narrativo poetico e urbano.
Quattro concerti, quattro serate memorabili e indimenticabili, all’interno del cortile, sotto gli ulivi, i contemporanei Cristi non si fanno crocifiggere, ma salgono sul palco per condividere il pane e il vino dei loro testi e delle loro musiche. La chiesa sconsacrata di Santa Maria ad pontem è ormai un luogo sacro per la musica di cantautori in grado di emozionare e incantare il pubblico che affolla le serate. Mi piace chiamarli seminatori di musica e parole che fecondano gli ulivi, quando a fine settembre avranno i rami colmi di olive. Un meraviglioso connubio, la musica che feconda gli alberi. Il miracolo si compie nella chiesa sconsacrata ma ri-sacralizzata da questa undicesima edizione dai migliori nomi del cantautorato odierno.
Borgo Festival Rock di Fiano Romano, quest’anno sarà salutato da una luna nella Fase Gibbosa crescente il 18 giorno di apertura, illuminata più del 50% e domenica 21 sarà luna piena, uno spettacolo astrale da condividere ascoltando le note del concerto. Sognando sotto gli ulivi, con un buon vino, guardando la luna e sognare ad occhi aperti ascoltando. Questo ci regala il Borgo Rock Festival di Fiano Romano, musica, birra, vino, luna piena con grilli e cicale. La festa nella festa grazie a quattro giorni di concerti che levigano le parole fino alla trasparenza per fondersi nell’animo di ognuno al ritmo del battito del cuore, perché la bellezza della musica esiste e resiste, e non ha paura di niente. Il tempo di un momento che dura un’eternità qui al Borgo Rock Festival di Fiano Romano.
Claudio Caldarelli