Filosofia di vita

Imparare a vivere è come imparare a suonare la chitarra. Ma se non si ha la chitarra è più difficile. Sicuramente più difficile, ma non è detto che non si può imparare a suonare la chitarra senza avere la chitarra. Non è un paradosso ma un insegnamento del mio maestro zen, quando mi insegnava che le difficoltà non esistono, ma che sono solo dentro la nostra mente. La stessa cosa insegnava Sant’Agostino: la felicità e desiderare quello che si ha.

Infatti vivere è un’arte, vivere desiderando ciò che si ha, è un’arte sopraffina. Spesso siamo educati a cose che non hanno nulla a che fare con il vivere. La quotidianità ci affligge con la pubblicità di merci che non possiamo acquistare, o che sono inutili, o che non servono alla nostra vita, ma ci condizionano talmente tanto da desiderarle. Così inizia il viatico della sofferenza, desideriamo ciò che non abbiamo, che non ci serve, ma ci rende infelici. Gli anni passano, e noi siamo sempre più tristi e sofferenti perché non riusciamo ad acquistare oggetti inutili. La potenza della pubblicità è più forte di qualsiasi droga. Ma se ripensiamo a Sant’Agostino ci rendiamo conto che la felicità l’abbiamo a portata di mano, anzi è già dentro di noi. Desidero ciò che ho. Che non vuol dire accontentarsi, ma essere coscienti che siamo molto di più di un gioiello o una bella macchina. Siamo esseri umani senzienti felici di veder nascere il sole e vederlo tramontare la sera. Siamo esseri umani che amano sentendo le emozioni con il cuore e con la mente.

La filosofia della vita e che vivere deve essere un’arte per essere felici di ciò facciamo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Scacciare il consumismo dalla nostra quotidianità non solo salva il pianeta dagli sprechi ma salva l’anima di ognuno di noi, facendoci felici per ciò che siamo, non per ciò che gli altri pensano di noi. Imparare a rispettare la natura ci aiuta ad essere felici, non inquinare, non sprecare, non acquistate per mania compulsiva, ma essere coscienti che vivere è un’arte, desiderando ciò che si ha.

Emanuele Caldarelli