Al referendum? NO (1)
Perché noi stiamo dalla parte degli ultimi
Non possiamo ridurci, dice l’eretico, ad arrivare al referendum sulla “deforma” costituzionale senza dire, razionalmente e liberamente, quello che ne pensiamo.
E lo faremo in ogni numero, ogni quindici giorni, come un dovere verso le donne e gli uomini che combatterono e morirono per darci la libertà dal fascismo e la Costituzione nata dalla Resistenza.
In primo luogo, nota l’eretico, l’informazione dei cittadini è a senso unico, e non solo sul tema del referendum, con il progressivo asservimento dei media al pensiero unico renziano (completato con la direzione di Mario Calabresi a Repubblica e l’allontanamento di Bianca Berlinguer dal Tg3).
Con le uniche voci rimaste del dissenso, che sono, per la stampa, “il Giornale” e “Libero”, a destra e “il Manifesto e “il Fatto Quotidiano”, a sinistra (fra tutte, meno di centomila lettori).
E per la televisione, tuttora il canale principale dell’informazione nazionale, praticamente nessuna rete, neppure i distinguo del Tg7 e le fievoli obbiezioni dei Tg berlusconiani, sempre nella speranza di riproporre, dopo il voto referendario, un governo di larghe intese.
Ancora, osserva l’eretico, l’informazione sull’argomento non è democratica. Ne è un chiaro esempio il secco rifiuto che il segretario del Pd ha opposto all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di presentare e discutere alle feste, già feste dell’Unità, le ragioni del no.
In cambio, è stato offerto un unico confronto pubblico sul referendum, forse tra lui stesso ed uno dei sopravvissuti partigiani nonagenari. E non altro.
Ma soprattutto, ci tiene a dirlo l’eretico, c’è un NO, quello degli ultimi, che avrà un significato speciale. Sarà il NO all’ipocrisia di chi vuol far credere che le novità proposte servano a fare stare meglio la povera gente.
Che servano a dare una casa, un lavoro a chi non lo ha. No.
Che mandino in Parlamento gente che si rifiuti di votare sulle nipoti di Mubarak. No.
Che renda più rapido l’iter di leggi per un miglioramento della sanità e della qualità della vita, Per tutti, non solo per i già ricchi. No.
Che faccia diminuire di briciole le spese della politica, quando non si vuole colpire la montagna di evasione fiscale. No.
Contro tutte queste menzogne, per chi invece crede che la Costituzione sia di tutti, sia per tutti: NO, NO, NO !!
di L’Eretico