L’essere umano è un paradosso.
“ Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita si ha quando gli uomini hanno paura della luce. L’uomo veramenre cieco è quello che non vuole aprire gli occhi “. Platone
Una rosa nasce rosa in quanto rosa e tale rimane. Un cavallo nasce cavallo in quanto cavallo e tale rimane. Così per tutti gli esseri viventi, mare e montagne comprese. L’essere umano no. Non nasce come tale: è solo una opportunità. Si può esserlo, ma si può anche mancare quella opportunità. E la maggioranza degli esseri umani si lascia sfuggire l’opportunità di Essere. Il motivo è semplice, quelle persone pensano già di Essere. No. Nessuno nasce in quanto Essere, la forma c’è, ma non l’anima. Il corpo è presente, ma lo spirito manca. Per Essere, l’essere umano deve trascendere continuamente, proprio in quella trascendenza, diventa veramente “umano”, quello è il paradosso. Trascendendo continuamente se stesso, si consegue la propria realtà. Lo definisco un paradosso perchè si disvela solo attraverso il divenire: non darti mai per scontato, per acquisito, ma è qui che miliardi di persone sono bloccate.
L’essere umano ha in sè una caratteristica speciale: è nato in quanto superamento, in quanto trascendente, non esiste un fine alla sua crescita, può continuare ad evolversi, è un processo infinito. Diventa dunque un essere umano che vive in una perenne trascendenza. Fa in modo che ogni sorgere del sole veda l’accaderti di qualcosa di nuovo, vivi in una perenne crescita. Non sentirti mai appagato rispetto alla tua crescita interiore. La gente vive a testa in giù, con ciò che è futile, non essenziale, triviale, dannoso, è perennemente insoddisfatta. Ma pensa di essere appagata. Questa è una percezione capovolta della realtà. Ti accontenti di ciò che è inutile, ma gli dai importanza da non poterne fare a meno, e per avere l’inutile non evolvi anzi distruggi la tua vita nel perenne scontento. Non conosci più la felicità di avere tempo perché per avere ciò che è inutile non hai più tempo. Ti accontenti di un ombrello quando puoi avere il cielo come ombrello. Il paradiso è dentro di te, ma pensi che non esiste. L’amore esiste, ma pensi che non esiste, Sei un paradosso, il paradosso di te stesso.
di Claudio Caldarelli