Figli del divorzio

Per i figli la fine del matrimonio dei loro genitori rappresenta in ogni  caso un trauma.

E’ però sempre possibile limitarne i danni. Francesca frequenta la seconda elementare. Ha un’intelligenza brillante, ma ben presto si dimostra aggressiva e violenta con i suoi compagni di classe.

Lei, una bimba vivace e comunicativa, diventa irascibile e permalosa. A scuola peggiora sensibilmente e non vuole più andarci.

Una mattina addirittura si rifiuta di entrare in aula. Presto si viene a sapere che i suoi genitori si sono separati da poco e lei, figlia unica, vive con il padre. Francesca, sette anni, in seguito al disaccordo tra i genitori, viene travolta dal dramma della separazione.

Storie come questa sono sempre più frequenti oggigiorno.

Storie come questa sono troppo frequenti nell’esperienza di psicologi, psichiatri, pediatri, giudici tutelari e magistrati del Tribunale dei minori.

Spesso e volentieri i genitori credono e sono convinti di aver tenuto i bambini al riparo dalle vicissitudini della loro separazione. Ma purtroppo emerge, al contrario, una realtà ben diversa. Si ritrovano nella maggior parte dei casi di fronte al fatto compiuto e basta. Il dentista non ti strappa il dente senza avvertirti. Lo stesso vale per loro, per i figli.

Hanno bisogno di tempo per essere preparati, per facilitargli le cose, ma non si fa nulla in questo senso.

Hanno bisogno che gli venga spiegato, che gli venga detto ciò che sta per succedere.

I genitori quando si separano sono così assorbiti dai loro problemi da non avere il tempo di pensare seriamente anche ai figli.

I figli sono spesso scambiati e trattati come oggetti, oggetti di proprietà. I genitori sembrano credere che i figli siano come dei mobili, qualcosa che va con il resto della casa.

La separazione o il divorzio dei genitori, pur se talvolta inevitabili, sono sempre e comunque dolorosi per i figli, a qualsiasi età. Nessun bambino esce dall’esperienza della separazione dei genitori completamente indenne.

Tuttavia è possibile ridurne notevolmente il danno, cercando di prepararli, dando ai bambini la possibilità di adeguarsi gradualmente alla nuova situazione.

Francesca si preoccupa della prolungata assenza della madre da casa e ogni volta che chiede dov’è, le viene risposto sbrigativamente che è al lavoro.

Col tempo la bambina finisce per intuire la verità, ma a prezzo di una profonda sfiducia in se stessa e nei suoi familiari. Si sente tradita e minacciata nelle sue sicurezze e teme l’abbandono.

“A papà non credo più” pensa a questo punto Francesca. “E poi quanto conto io se si può andare via da casa come ha fatto mamma? Non le importa nulla di me?”

Sarebbe opportuno che entrambi i genitori parlassero con serenità ai figli della propria decisione e dovrebbero rassicurarli sul loro immutato affetto.

Il  silenzio è la peggiore delle soluzioni.

I ragazzi intuiscono che il fallimento del matrimonio li riguarda da vicino; vogliono capire ciò che accade e perché.

Francesca, prima allegra e socievole, si rinchiude in se stessa, diventa apatica e scostante. Piomba nella malinconia e nell’infelicità.

Nessuno ha più bisogno di sicurezza di un bambino dopo la separazione dei genitori.

I genitori sbagliano quando credono che l’importante sia garantire ai figli la sicurezza economica. Per i figli le questioni economiche sono lungi dall’essere prioritarie rispetto ai problemi psicologici.

I figli hanno bisogno di ben altro.

Hanno bisogno di essere amati, accolti, rispettati.

Hanno bisogno di non essere strumentalizzati, né ingannati.

Hanno bisogno di essere nutriti, alloggiati, vestiti e mandati a scuola.

Il denaro è molto meno importante della sicurezza affettiva.

I bambini possono anche non conoscere tutto della nostra vita, ma capiscono più di quanto non si creda.

Preferiscono che i genitori siano sinceri. Sono molto affezionati a entrambi e vogliono il bene di tutti e due indistintamente.

Nel 2014 ci sono state in Italia, come spiega l’Istat, 89.303 separazioni, 52335 divorzi che hanno coinvolto circa 119.763 figli nelle separazioni e 55.220 nei divorzi. Nel 2015 le separazioni sono aumentate del 2,7 per cento rispetto al 2014.

Il fenomeno delle separazioni e dei divorzi è in progressivo aumento ed è spesso caratterizzato dal coinvolgimento dei bambini, che a seguito di questo evento, possono attraversare momenti di difficoltà e necessitare di cure e attenzioni particolari.

Sarebbe importante che padre e madre mantenessero il proprio ruolo di genitori, ricordando che la rottura del legame di coppia non deve corrispondere alla rottura del legame genitore-figlio.

Esaminando la nutrita casistica di “figli del divorzio” a loro disposizione, psicologi ed esperti notano che i meno traumatizzati e più capaci di adattarsi al fallimento coniugale dei genitori sono proprio quelli preparati in anticipo. Quelli cioè che hanno ricevuto l’assicurazione, talvolta da padre e madre insieme, che la separazione non comprometterà l’affetto e l’attenzione nei loro riguardi.

Francesca avrebbe avuto bisogno di sentirsi dire che ciò che accade non è colpa sua.

Francesca avrebbe avuto bisogno di essere rassicurata che papà e mamma le vogliono sempre bene.

I figli hanno bisogno di almeno questo dai loro cari.

Lo meritano.

di Maria De Laurentiis