Euro 2016. Germania-Italia tra anniversari e infortuni
Quante probabilità c’erano che Italia e Germania si riaffrontassero nelle fasi finali di una competizione ufficiale a dieci anni esatti da quel fortunato Mondiale del 2006? Ben poche in verità, considerando le varie combinazioni possibili che avrebbero potuto inserire gli azzurri in un contesto ben diverso. Fatto sta che venerdì 2 luglio un’intera nazione cercherà replicare i fasti di quell’ormai lontano 4 luglio, anche perché all’epoca il risultato fu foriero di una finale pazzesca, vinta ai rigori nonostante i pronostici a sfavore.
Ecco, anche in tal caso non è che i bookmakers siano proprio dalla nostra parte. La vittoria dell’Italia è quotata infatti 3,50 € a beneficio invece dei tedeschi, il cui segno 1 si aggira intorno ai 2 €. Numeri, si dirà. Quel che è certo è che come allora non sarà una sfida facile e che magari si sbloccherà solamente nel finale, dopo che entrambe le squadre si saranno attentamente studiate.
Forse sembrerà fuori luogo dirlo, ma in Germania ci hanno già dichiarato guerra. E anche se non lo avessero fatto, la sola possibilità che Conte stringa la mano al ct tedesco Löw è già di per sé una minaccia, complici i video che lo incastrano mentre è intento ad “assaporare” le delizie delle sue narici o ad “annusare” l’angolo alto del pettorale (più comunemente detto ascella).
Scherzi a parte, l’ex tecnico della Juventus avrà molto di cui rammaricarsi vista l’emergenza a centrocampo: De Rossi infatti non sembra in grado di reggere un’intera partita visto il serio infortunio rimediato nella gara contro la Spagna, e attualmente non esiste un suo sostituto degno alla luce della squalifica di Thiago Motta (che stando al web non sarebbe stato poi così degno).
Considerando, poi, che anche Candreva è in forte dubbio a causa di un fastidio agli adduttori, è probabile che mister Conte metta in scena un cambio di modulo, magari avanzando Bonucci in cabina di regia con Ogbonna accanto al duo Chiellini-Barzagli e Florenzi e De Sciglio larghi sulle fasce; Parolo e Sturaro andrebbero poi a completare il centrocampo, agendo dinanzi al tridente composto da Giaccherini, Pellè e uno tra Insigne, Eder ed El Shaarawy.
La sensazione è che De Rossi, in ogni caso, stringerà i denti per provare ad esserci quantomeno nella prima parte della gara. Il suo recupero eviterebbe così stravolgimenti tattici e darebbe continuità a quell’identità di gioco che, nonostante l’assenza di un outsider, la nazionale azzurra sembra avere in sé. Inutile dire che ci si augura una replica di quel 2 a 0 firmato Grosso-Del Piero, possibilmente eludendo il 4-3 del Mondiale ’70 per non compromettere ulteriormente la situazione dei cardiopatici.
di Massimo Salvo