Il Papa parla contro il riarmo, ma…

Papa Francesco parla contro il riarmo, ma… Il Papa dice che l’aumento delle spese militari è una vergogna, ma… Il Papa dice ciò che dice, ma… C’è sempre un “ma” nei tanti commenti che sostengono la guerra e censurano le parole del Papa. L’inequivocabile no alla guerra pronunciato da Francesco, viene depotenziato da tanti, troppi “ma”. Non potendo piegar le parole del Papa a sostegno della corsa al riarmo, allora se ne prendono le distanze. Ne prendono le distanze, tutti coloro che si dicono cattolici, specialmente in campagna elettorale. Mostrano crocifissi, stringono corone da Rosario, siedono nei primi banchi della chiesa la domenica, “ma”, c’è un “ma” anche per loro. Non dovrebbero essere lì. Non dovrebbero ostentare una religiosità che è solo di facciata. Non dovrebbero dirsi “cattolici”, ma…

Ma, prendono le distanze dal Papa, dicendo che sì, il Papa non può che dire ciò che dice, ma poi deve essere la politica che decide. E la politica dei governi, Draghi in primis, e quelli europei, stanno decidendo di aumentare le già enormi le spese militari, spendere miliardi in sofisticate armi di “offesa”. Miliardi che non si trovano per le famiglie, per la sanità, per la scuola, per il lavoro, per le pensioni minime, per l’accoglienza, per combattere la povertà e la fame.

“La guerra è un’avventura senza ritorno” ripete Papa Francesco sulle orme dei suoi predecessori. Papa Wojtyla in occasione della guerra all’Iraq, per abbattere Saddam, supplicò invano i governanti americani e inglesi, chiedendo loro di fermarsi. A distanza di venti anni i risultati drammatici, confermano le parole non ascoltate del Papa. Un intero paese è stato distrutto solo per avidità, per vendere armi, per arricchirsi, sulla sofferenza delle donne, degli anziani e dei bambini.

Oggi accade lo stesso. Il Papa non si arrende alla guerra. Cerca in tutti i modi di fermarla, “ma”… c’è sempre un “ma” dei governi europei per non ascoltare le sue parole. L’Europa, sospinta dagli USA, si è infilata in un tunnel senza uscita, rappresentato dalla violenza, dalla logica perversa del riarmo, dalla teoria della deterrenza, che ha imbottito il mondo di migliaia di testate nucleari in grado di annientare il mondo è l’intera umanità.

“Mi sono vergognato, ha detto Papa Francesco, quando ho letto che un gruppo di Stati si sono impegnati a spendere il due per cento del Pil nell’acquisto di armi, come risposta a questo che sta succedendo adesso. La pazzia!!! La vera risposta non altre sono le armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato, non facendo vedere i denti, come adesso, un modo diverso di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura è già in atto, grazie a Dio, ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare”. Ma…queste parole non vengono riprese dai mezzi di informazione. Ma…ciò che dice il Papa, non vale per gli apparati militari. Ma…ciò che dice Francesco viene messo in sordina dai governanti europei. Ma…le giuste parole di Papa Francesco nulla possono contro l’avidità umana, che vuole arricchirsi con le armi che producono dolore e sofferenza. Si arricchiscono con denaro che gronda sangue.

di Frate Guglielmo

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