Salina l’isola verde del cinema mediterraneo
Salina, la perla verde delle Isole Eolie, nel mese di settembre accoglie tradizionalmente nei suoi scenari naturali il cinema del reale, rappresentato dall’appuntamento annuale fisso del Salina Doc Fest.
Perla verde, dicevamo, perché l’isola, la più grande delle Eolie, non attrae solo per le sue baie marine, ma anche per la sua configurazione montana. Possiede, infatti, non solo il rilievo più, alto ma anche la terza cima maggiore dell’arcipelago. Il nome originario di Salina è Didime, ossia gemelli, dai due originari vulcani ormai spenti. E il mese di settembre ha il clima più adatto alle piacevoli escursioni in altezza. Per questo le aurore settembrine di Salina sono popolate di camminatori diretti soprattutto al Monte Fossa delle Felci. Sono 962 metri di ascensione tra rigogliosa vegetazione e panorami marino-montani mozzafiato e l’arrivo a un bosco di variegate felci che riempie in maniera esuberante la fossa vulcanica sulla cima. L’isola è anche la più grande delle Eolie, con i suoi tre Comuni di Santa Marina, Malfa e Leni e molte località tra cui Lingua e Pollara, dove ancora aleggia lo spirito di Massimo Troisi che lì aveva finito di girare Il postino.
Immersioni e ascensioni non solo tra fondali e boschi, ma anche sugli schermi cinematografici di un festival del documentario narrativo, proposto e diretto da Giovanna Taviani, eletto ormai a vera e propria istituzione culturale dell’intera Sicilia. Diaspore Incontri e Metamorfosi, questo il titolo della XVI edizione che si volge dal 15 al 18 settembre, distribuito un po’ su tutto il territorio isolano, ma incentrato soprattutto nel Comune di Malfa, amministrato dall’attuale Sindaca Clara Rametta, che è una delle fondatrici del Festival. L’appuntamento eoliano è stato preceduto a giugno da un’anteprima romana, svoltasi alla Casa del Cinema di Villa Borghese.
La squadra artistico-operativa che collabora con Giovanna Taviani lavora tutto l’anno per selezionare i migliori lavori in circolazione nell’area mediterranea, così che l’isola di Salina insieme alla sua luce di perla naturalistica si ammanta anche di una vividamente cinematografica. E per l’attenzione che il Fest dedica ai temi ambientali e la testimonianza attiva che ne rende, si può proprio dire che mai le due luci furono più fuse insieme.
Il Festival, però, si intesse anche di numerosi altri eventi soprattutto serali, attraverso incontri con autori e autrici di cinema, letteratura, informazione. Quest’anno sono ospiti Richy Tognazzi e Marco Morricone, che presentano i film sui due indimenticabili padri non solo loro ma del cinema. Altri due preziosi incontri quelli con Valia Santella e Laura Delli Colli. Ariaferma, il film di Leonardo Di Costanzo con uno straordinario Silvio Orlando, è l’ultima sceneggiatura di grande successo firmata da Valia Santella; mentre Monica, Vita di una donna irripetibile, l’ultimo libro di Laura Delli Colli su Monica Vitti.
Tutti gli eventi al di fuori delle proiezioni dei film in concorso, sono accompagnati da una sinfonia di prelibatezze enogastronomiche offerte dalle aziende locali che arricchiscono di gusto e convivialità la qualità artistica del Salina Doc Fest.
di Riccardo Tavani