I mafiosi non hanno nulla di cristiano

“Pensiamo ai cosiddetti cristiani mafiosi. Ma questi di cristiano non hanno nulla: si dicono cristiani, ma portano la morte nell’anima e agli altri. Preghiamo per loro, perchè l Signore tocchi la loro anima.”

Così papa Francesco nella catechesi dedicata ai giorni più importanti dell’anno liturgico. Il papa che viene da lontano e non ama la mondanità e fli sfarzi della Chiesa, ha sottolineato che “un cristiano, se veramente si lascia lavare da Cristo, se veramente si lascia spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore non può più essere corrotto.”

Nicola Gratteri, il procuratore antin’drangheta, impegnato da sempre contro le mafie e il traffico di stupeffacenti, alcuni mesi fa, in un’intervista dice che “ la Chiesa calabrese è migliorata dopo la visita di papa Francesco che ha scomunicato gli n’dranghetisti.” Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, commendando l’operazione della Dda di Catanzaro contro il clan Arena che ha portato all’arresto, tra gli altri, del parroco di Isola Capo Rizzuto.

“È la prima volta che un Papa usa il termine n’drangheta e scomunica i mafiosi. È stato un discorso fatto ai vescovi e ai preti calabresie e poi alla collettività. Dalla lettura dei documenti e delle Encicliche abbiamo visto una Chiesa calabrese molto dura contro la n’drangheta. Per la prima volta anche negli scritti dei vescovi calabresi viene riportato il termine n’ndrangheta. Questa non è cosa da poco. Mai come in questo caso la forma è sostanza.”

Gratteri coglie i segnali di cambiamento della Chiesa e sottolinea come questi, aiutino a contrastare le mafie e la criminalità organizzata, che spesso con il silenzio o l’indifferenza o il sostegno, accredita queste organizzazioni nelle culture della povera gente. Le processioni, le donazioni, gli inchini o le soste dei santi portati in spalla, sono il segno evidente di queste sostegni.

Il Procuratore non condivide neanche i film che inneggiano alle mafie,” il Padrino, dice, è stata una disgrazia, la prima disgrazia che ha riguardato il mondo occidentale ed in particolare l’Italia. Dal Padrino è nato il mito, il sogno, della n’drangheta, della mafia, di cosa nkstra, pensando che la mafia è quella. Quella non è mai esistita, i mafiosi sono vigliacchi, sono persone che uccidono alle spalle.”

Gratteri parla anche di una assuefazione alle mafie perchè non ci si indigna più, non si arrossisce più, non si reagisce più. Vedo l’opinione pubblica che è pronta ad accettare qualsiasi cosa. Non c’è uno scatto, un moto di rabbia. Ora un linguaggio comune associa, il Papa, alle Procure e ai movimenti antimafia, tutto questo può accadere perchè la Chiesa, cioè Papa Francesco, si è schierato con tutta la sua autorità relifiksa e spirituale dalla parte dei giusti, condannando senza riserve le collusioni e gli atteggiamenti di favore verso la criminalità e le mafie.

di Claudio Caldarelli

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