Non Lodiamoli e non imitiamoli

Il bello dei leghisti è che non sono stupidi, o almeno non quando c’è da far danno. Lì diventano inventivi, trovano stratagemmi ingegnosi e sanno far camminare i quattro neuroni in croce che hanno in testa.
È successo a Lodi dove Suellen Belloni, l’assessora proveniente direttamente dalla soap Dallas, si è inventata un trucchetto niente male per fregare dei poveracci di origine extracomunitaria, appoggiata ovviamente dalla Sindaca leghista, Sara Casanova. Siccome l’ISEE permetteva a quei disgraziati di usufruire di sgravi economici, la lince di Pontida ha ben pensato di inserire un ulteriore requisito patrimoniale per la determinazione della fascia di reddito. Il problema è che questo requisito è reperibile (quando lo è) direttamente nella Terra di origine. Tradotto in soldoni: chi non ce l’ha o non riesce a recuperarlo – dopo viaggi che costano anche più di mille euro – si trova piazzato automaticamente nella fascia più alta di reddito, mentre chi riesce a recuperarlo finisce, curiosamente, per vedersi respinto il foglio, con motivazioni ridicole e pretestuose.

Morale della favola: anziché 1.70€, i piccoli di famiglie disagiate di origine extracomunitaria si trovano a dover pagare 5€ a pasto pur avendo, le loro famiglie, l’ISEE di un clochard. Le parole della sindaca chiariscono bene il punto della situazione: “Se non hanno soldi, mangino panini”. Parliamo di bambini, menti innocenti a cui è difficile spiegare perché i compagnetti italiani mangino in mensa, mentre gli stranieri vengano relegati in un’altra stanza per cibarsi con dei panini. Gli stessi bambini che, durante le ore di lezione, considerano quegli italiani loro amici e complici di scherzi e risa.
Splendido. Ben 200 ragazzini si trovano emarginati a causa di un provvedimento di chiaro stampo razzista, in un Paese che – è sempre bene ricordarlo – dovrebbe garantire a tutti i cittadini pari trattamento, a prescindere dall’etnia.

Per fortuna, nel DNA degli italiani c’è anche altro, una storia di contaminazioni, accoglienza e tolleranza. E così che è nata l’iniziativa “Colmiamo la differenza”, lanciata da un comitato di cittadini che ha deciso di raccogliere dei fondi per colmare lo scarto sulle rette della mensa. Non regalare il pasto ma semplicemente compensare l’atto di ingiustizia perpetrato dalla giunta leghista, al fine di garantire un trattamento equo a tutti i bambini, per lanciare a loro il messaggio che esiste un marcatore di solidarietà che va oltre lo Stato e le Istituzioni, per far capire ai loro genitori che c’è una parte buona in questo Paese e, non meno importante, per sbattere in faccia ai leghisti com’è fatto un vero italiano.

Non metterò qui l’IBAN, se vi interessa cercate la pagina Coordinamento Uguali Doveri su Facebook, lì troverete i contatti a cui rivolgervi. Quei ragazzini emarginati un tempo erano i figli dei vostri nonni espatriati. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.
di Marco Camillieri