Storia di Peyo: il cavallo che cura i malati di Alzheimer

Il legame che unisce uomini e animali è tanto sottile e invisibile quanto indissolubile; sono oramai scientificamente provati gli effetti benefici della pet therapy su moltissime patologie sia fisiche che mentali, eppure gli animali non smettono mai di stupire per la profonda sensibilità che sono in grado di dimostrare . È la storia dei tantissimi che quotidianamente vengono impiegati a supporto delle terapie tradizionali; è la storia di Peyo, magnifico cavallo di circa quindici anni. Quando Hassen Bouchakour, artista poliedrico, ballerino, ginnasta e falconiere, ha deciso che Peyo sarebbe diventato la stella di punta delle sue esibizioni di certo non poteva immaginare che le aspirazioni del giovane cavallo fossero ben altre che esibirsi di fronte ad un pubblico acclamate. Refrattario e insofferente all’addestramento, Peyo sin dall’inizio ha dimostrato ben altre attitudini, mostrando una particolare sensibilità nei confronti dei più deboli, bambini e anziani disabili, malati anche di malattie invisibili quali l’Alzheimer. Sembra infatti che l’unica vocazione del cavallo sia quello di portare sostegno e conforto ai più fragili, con risultati a dir poco sorprendenti. Il personale medico e paramedico impiegato nelle cliniche e negli ospedali che hanno ospitato Peyo racconta di aver visto gli effetti incredibili che il cavallo ha sui pazienti; anziani allettati da anni che alla sua vista si sono alzati in piedi e hanno camminato pur di poterlo accarezzare, persone che avevano completamente perso la memoria a causa della malattia ricordare dettagli di un passato lontano. E’ Peyo, durante le visite, a scegliere da chi andare, come se riuscisse a percepire chi in quel momento sia maggiormente bisognoso di attenzioni. La sua presenza e la sua dolcezza rappresentano uno stimolo positivo in particolare per i malati di Alzheimer, come ha dimostrato uno studio condotto in modo controllato nell’Ehpad (istituzione di alloggio per anziano non autosufficienti); è nata così l’associazione “Gli Zoccoli del Cuore”, grazie alla quale Peyo e Hassen girano gli ospedali e le cliniche della Francia portando conforto e sollievo a chi ne ha più bisogno. Peyo non sarà diventato un grande artista, ma è diventato comunque una star elargendo amore incondizionato nel modo in cui solo un animale è in grado di fare.

di Leandra Gallinella