DELIRIO A DUE
Una coppia si logora nel delirio dell’abitudine quotidiana, chiusa nel solipsismo del vivere privato mentre fuori l’umanità marcia inesorabile verso l’autodistruzione.
Lui e Lei, normalmente normali, normalmente infelici, normalmente insoddisfatti della vita, passano il loro tempo litigando con cattiveria e violenza su futilità di ogni genere, rinfacciandosi disillusioni e sogni traditi. Parlano, urlano, disputano mentre intorno a loro, come in uno spaventevole controcanto, la guerra infuria. Nell’inconsistenza del dialogo riaffiora un passato rifiutato che, nel ricordo, appare migliore di un presente banale, sciatto e privo di certezze, e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione, è un ostacolo insormontabile. Sono i protagonisti di «Delirio a due», scritto da Eugène Ionesco nel 1962. Con loro è di scena la stupidità comica e avvilente degli esseri umani, offuscati dalle loro narcotizzanti abitudini, degradati nelle loro tristi banalità, inesorabilmente chiusi nei loro miseri egoismi, nella loro meschina autosufficienza, nel loro gretto conformismo, incapaci di dare un senso a ciò che accade intorno. Incapaci di vedere che, intanto, il mondo lì fuori muore. Fabio Galadini
“Nessuna società ha mai potuto abolire la tristezza umana, nessun sistema politico ci libererà dal dolore della vita, dalla paura di morire, dalla sete di assoluto. La condizione umana prevale sulla condizione sociale, non viceversa. Io invece voglio far apparire sulla scena una tartaruga, trasformarla in un cavallo da corsa, poi far sì che quest’ultimo diventi un cappello, una canzone, un corazziere, un’acqua di sorgente. In teatro si può osare tutto sebbene ora sia il luogo in cui si osa il meno possibile. Io mi sono proposto, per parte mia, di non riconoscere altre leggi che quelle della mia immaginazione; e poiché l’immaginazione ha delle leggi, ciò è una nuova prova che, in fine dei conti, non è arbitraria”. Da Eugène Ionesco: Note e contronote, Torino 1965
Abbonamenti:
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abbonamento Love € 80,00: 4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione prosa, musica e danza
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Card regalo del Teatro Vascello da € 48: 4 ingressi prosa, musica, danza o 6 ingressi vascello dei piccoli
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici : autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano : da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
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Cristina D’Aquanno
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Stagione 2018-2019 Teatro – Danza – Musica e Vascello dei piccoli
Biglietteria:
servizio di prenotazione per tutti gli spettacoli € 1 a biglietto
SALA STUDIO posto unico: € 10
dal 15 al 24 febbraio 2019 sala studio
venerdì e sabato h 21.30, domenica h 18.30 prosa