Eccidio di migranti
Non è un naufragio, l’ennesimo, ma un eccidio pianificato di migranti quello avvenuto al largo di Lampedusa, in cui sono morte 41 persone di cui 3 bambini.
Il Mediterraneo, il mare buono, continua ad inghiottire centinaia di donne e bambini. Eppure il Mediterraneo non ha nessuna colpa. La responsabilità degli eccidi dei migranti, condannati ad affogare, dalle decisioni dei governi europei e nostrano, è tutta istituzionale. Le barche affondano, si sfasciano, so rovesciano, trascinando al fondo il loro carico di disperazione umana.
Le donne e i bambini, i più fragili, i più indifesi, vanno giù, a peso morto, senza via di scampo. Tutti sanno. Tutti tacciono. Tutti si lavano le mani, per poi fare il pianto di circostanza difronte alle telecamere. Tutto ciò che accade è drammatico e nel contempo mostruoso. Si lasciano affogare migliaia di persone, di nostre sorelle, di nostri fratelli, nel silenzio assordante della Europa che spende centinaia di miliardi per le armi e non affronta il dramma della migrazione e della accoglienza.
Pochi giorni fa, il barchino era salpato da Sfax, in Tunisia. Poi la tempesta e gli SOS. I quattro sopravvissuti sono rimasti in mare per giorni, aggrappati a un’altra carretta senza motore. Quarantuno migranti, fratelli, sono morti dopo che il barchino si è ribaltato. Un altro eccidio, un altro genocidio, commesso da una Europa sorda al grido di aiuto dei fratelli d’Africa. I sopravvissuti, tre uomini e una donna, hanno raccontato che a bordo c’erano anche tre bambini, affogati. Venivano dalla Costa d’Avorio e dalla Guinea. L’ennesima tragedia annunciata poteva essere evitata. Quarantuno fratelli persi nel mare. Potevano essere salvati. Tre bambini affogati. Potevano essere salvati. Nessuno si è mosso. Nessuno è intervenuto.
Le onde alte quattro metri, l’allarme delle ong, ignorato, il barchino si rovescia. Le persone annaspano, cercano un legno per aggrapparsi. Le onde li travolgono. I bambini perdono la presa delle mani dei genitori e affondano. Tutti vanno giù. Non c’è nessuno per loro che lanci un salvagente. Affogano. Nel mare buono che non ha colpe, ma assiste impotente all’ennesimo eccidio di migranti.
Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini