Campagna per “Giovanna Marini, storie di una voce” su RaiPlay
Scomparsa a Roma lo scorso 8 maggio, Giovanna Marini resta una delle più prestigiose musiciste e cantanti popolari internazionali. La sua ricerca etnomusicale sul campo, il suo insegnamento, la sua composizione di canzoni, ballate, opere, la direzione di scuole, cori, orchestre, bande costituisce un patrimonio inestimabile, che continuerà a scorrere inestinguibile sotto la pelle viva della cultura e del pensiero. Sua maestra e punto di riferimento costante è Giovanna Daffini, mondina nella dura vita delle risaie, poi voce di punta del Nuovo Canzoniere Italiano. Impossibile nel breve spazio qui concesso fare un elenco di tutto ciò che la Marini ha scritto, composto, inciso, diretto dai primi anni ’60 del secolo scorso a oggi. Dai Treni per Reggio Calabria, a Cantata per Pier Paolo Pasolini, al Fischio del vapore, con Francesco de Gregori . Altrettanto impossibile riassumere la caterva di riconoscimenti che le hanno conferito nel corso della sua lunga carriera. Ci ha lasciato a 87 anni. Domenica 26 maggio, con un concerto del coro, della banda, di diversi solisti l’ha ricordata la Scuola Popolare di Musica di Testaccio. In questa scuola Giovanna ha lasciato non una traccia, ma solchi profondi in una molteplicità, sincronicità, convergenze e divergenze di direzioni. Ha lasciato un giacimento aureo da dipanare, sviluppare, rimettere in musica, in scena e dentro le voci umane e degli strumenti.
Ha lasciato anche un gran bel film documentario del 2021, Giovanna Marini, storie di una voce, con lei protagonista e la regia di Chiara Ronchini. Il fascino della sua narrazione, tra serietà, drammaticità, ironia, non è solo esteriormente affabulatorio, ma attinge a qualcosa che tocca il sottosuolo della tradizione popolare. Un sottosuolo che è anche dentro di noi, sepolto, smarrito, ma pronto a riemergere se il suono, la voce riescono a ridiscendere in esso. Proiettato anche al Cinema Farnese, con la sala strapiena in platea e galleria, alla fine del film Giovanna Marini lì presente ci ha messo a cantare: tutte, tutti, anche chi stonava e si ricordava poco o per niente le parole delle canzoni.
Ecco, noi crediamo che della visione di questo film abbia diritto un pubblico più vasto di quello dei cinephile o dei piccoli festival. Perché è un’opera su una nostra grande artista di elevato valore musicale, storico, antropologico e anche di pregiata tessitura cinematografica, spettacolare. Per questo lanciamo una campagna per il suo inserimento sulla piattaforma di RaiPlay. Alla campagna si può partecipare andando sul sito ufficiale di RaiPlay, cliccando poi sul pulsante ☰, in alto a sinistra e selezionando le opzioni Supporto e Scrivici dal menu apertosi. Inserire un testo di questo tipo: “Per il suo alto interesse musicale e storico e valore cinematografico su una nostra grande artista, chiedo che RaiPlay prenda in considerazione la possibilità di inserire sulla sua piattaforma il film documentario di Chiara Ronchini Giovanna Marini, storie di una voce”.
Riccardo Tavani