La gravità delle mollette

La gravità delle mollette
Sospende l’ammorbidente
E il tempo dei lenzuoli al vento

Al sole regge i polsi
E le asole delle camicie:

Rimedio unico del cuore
Per non volare in cielo
Oltre i sassi stanchi e l’eco
D’ali sulle Mura Aureliane

Buondì muti, profumati
Vapori ai fili tesi, ai caldi
Raggi dopo il fracasso
Buio delle centrifughe

La gravità delle mollette
Sdraia i nostri cenci
A un’aria verticale esotica
Di spiaggia caraibica
Giù per le facciate dei palazzi

Appende il pianto alla stella
L’abisso del domani a quello
Di un altro dopodomani

Stende bene gli sguardi
Sgualciti nel cestello
Li dispiega nel vuoto d’amore
Cucito tra i buchi dei bottoni
E l’orizzonte degli eventi
Dei gabbiani, degli aerei
Che solcano la pelle della volta
Dalla Croce del Sud a Focene

La gravità delle mollette
Le fa precipitare all’improvviso
Sul selciato disperato della mente
Che alla brezza di Ponente
Ha messo ad asciugare Roma
E l’ha chiamata Eterna

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