Trema l’Ecuador, terremoto di magnitudo 7.8
Torna la paura in Sud America. Un devastante terremoto di magnitudo 7.8 ha fatto tremare l’Ecuador. Il bilancio delle vittime lascia senza parole: 480 i morti e 2.500 feriti. Su Twitter il presidente Rafael Correa aveva dato personalmente l’annuncio che le vittime erano salite da 77 a 233, poi ha riportato le nuove cifre, paventando che il bilancio era destinato ad aumentare ancora. E così purtroppo è stato, con aggiornamenti orari sul numero dei morti e la tragica conta non è ancora terminata. Correa, rientrato in patria precipitosamente da una visita in Vaticano, ha subito ammesso che i danni sono “gravi” e che centinaia di squadre di soccorso sono in arrivo dalla Colombia e dal Messico insieme a diecimila unità dell’esercito. La Croce Rossa dell’Ecuador fa sapere che più di 1.200 volontari sono già al lavoro. Si continua a scavare sotto le macerie alla ricerca di altri corpi. Inoltre le piogge cadute nell’ultimo periodo, hanno reso molte strade inagibili ed è difficile raggiungere le zone disastrate. Piove sul bagnato. Una tragedia segue l’altra e anche il maltempo aggiunge preoccuppazioni e difficoltà per i soccorsi.
“Sappiamo che ci sono cittadini intrappolati sotto le macerie che devono essere salvati” ha detto il vice presidente, Jorge Glas. Tra le vittime anche il conducente di un’auto che è stata travolta dal crollo di un sottopasso a Guayaquil, dove è stato inoltre chiuso l’aeroporto. Traffico aereo bloccato anche a Manta, a causa dei gravi danni subìti dalla torre di controllo mentre, come misura precauzionale, è stata interrotta la produzione alla raffineria Emseralds.
A Quito molta gente si è riversata nelle strade e alcuni quartieri sono rimasti per ore senza corrente elettrica e senza copertura per i telefoni cellulari mentre in sei delle provincie più colpite è stato dichiarato lo ‘stato di eccezione’, una misura che in passato fu utilizzata per ragioni di ordine pubblico o in caso di disastri naturali, come l’eruzione del vulcano Cotopaxi, lo scorso anno.
Il sisma è stato registrato intorno alle 19 ora locale (le 3 di notte, in Italia), con epicentro a circa 170 chilometri da Quito e ad appena 27 chilometri da Muisne, in un’area scarsamente popolata, rinomata meta turistica.
di Giovanni Antonio Fois