Napoli violenta: camorra spara a chi non paga il pizzo

Gli ambulanti senegalesi si ribellano al pizzo, 10 euro al giorno per vendere merce taroccata sui marciapiedi. La camorra non gradisce ribellioni e spara ferendo una bimba di dieci anni. C’è Napoli e Napoli. Ma la camorra è camorra. Pochi giorni fa, una spedizione punitiva contro gli ambulanti senegalesi che vendono alla duchesca, quartiere centrale vicino alla stazione. Si erano rifiutati di pagare, una prassi che è una regola: 10 euro al clan dominante del momento. La “piazza” è contesa da due clan rivali, i Giuliano-Amirante-Sibillo e i Mazzarella, gli uni contro gli altri per il controllo di Forcella, pizzo, estorsioni, droga e postazioni di bancarelle.

Arrivano verso mezzogiorno, un gruppo di camorristi armati di bastoni,per dare una lezione al senegalese che non aveva voluto sottostare al pizzo. Ma alcuni immigrati, intervengono in difesa del loro connazionale, solidarietà di cuore, fanno muro contro i membri del clan. Inizia la rissa, un senegalese rimane ferito, poi spunta una pistola di piccolo calibro, vengono esplosi alcuni colpi. Altri due senegalesi vengono feriti di striscio e un proiettile raggiunge una bambina di dieci anni che passava li per caso con il padre. “Era mano nella mano con il padre quando siè accasciata a terra” dice la madre. La piccola è stata operata d’urgenza ed il proiettile subito estratto non dovrebbe avere conseguenze gravi. Gli investigatori indagano passando al vaglio i filmati delle telecamere, sono gli stessi agenti che a novembre hanno arrestato tre esponenti del clan Sibillo che taglieggiavano gli ambulanti i colore di piazza Mancini. Napoli, città violenta, “la paranza dei bambini” come scrive Saviano, città dove sono saltati tutti gli equilibri e gli accordi dei clan. Ora è il tutti contro tutti. Ognuno vuole la supremazia e il controllo delle piazze, e la guerra fa strage di bambini. Molti sono i feriti e i morti ncora senza un colpevole. Molti sono gli atti di violenza che accadono quasi ogni giorno nel ventre molle di Napoli e in periferia. Il traffico di droga è in espanzione, più piazze si controllano più si spaccia e più si guadagna. I gruppi dominanti sono affiancati da gruppi satelliti di gene senza scrupoli che spara per dieci euro. Una situazione drammatica che non accenna a diminuire anzi è il evoluzione. Si spara con troppa facilità e spesso si rimane impuniti. La droga, la cocaina scorre a fiumi. Gli spacciatori sono anche grandi consumatori che per pagarsi il consumo devono avere più vicoli e più spazi in cui spacciare. Si genera un circolo vizioso che si autoalimenta di terrore, di violenza e di armi da fuoco. A pochi passi dalla Duchesca, si trova via Vicaria Vecchia, qui una bambina di 14 anni fu uccisa per sbaglio, anche se non è mai uno sbaglio, da un proiettile vagante, che non è mai vagante visto che qualcuno lo ha sparato. Si chiamava Annalisa Durante. Il proiettile vagante, che vagante non era, fu esploso da Salvatore Giuliano, a sua volta bersaglio di killer del clan opposto, che gli spararono una sera di marzo del 2004, sono passati 13 anni, ma qui si spara ancora.

di Claudio Caldarelli

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