Fuoco amico

Fuoco amico titola il manifesto. Fuoco amico sui migranti, sulle donne, sui bambini. Fuoco amico sui nostri “fratelli poveri” che fuggono da guerre e carestie. Che fuggono dalla fame, dalla violenza, dalle umiliazioni, che fuggono dal male originato dal capitalismo e dalla società consumistica. Fuoco amico. Tre migranti uccisi e due feriti. La guardia costiera libica, quella pagata e armata dai governi italiani, spara per impedire la fuga di un gruppo di profughi dopo averli bloccati in mare. La denuncia dell’Oim contro l’Europa che si ostina a ritenere l’inferno libico un “posto sicuro”. Tutto ciò accade tra l’indifferenza è la complicità di Europa e Italia, che pagano per far effettuare “respingimenti illegittimi” ai libici, aggirando le convenzioni internazionali. Davanti agli occhi del mondo, si consuma la tragedia. Un mondo senza più valori etici e morali di riferimento, se non l’avidità e il profitto, sulla pelle dei più poveri.

Gli immigrati, o profughi, o migranti, vivi o morti, vengono giocati al tavolo delle rilette politico-elettorali. La vita umana usata come un gettone, dal valore minimo, meno di zero, da puntare di volta in volta, al parlamento europeo, tra i banchi di Montecitorio, oppure sulle piazze, per arringare il “popolo bue” contro i migranti che cercano la salvezza e la pace per i loro figli. Ma non ci sono sconti per nessuno. Sono destinati a morire, o affogati al largo della Libia, o sparati sulle coste libiche, o violentate e stuprate nei campi di prigionia. La loro sorte è segnata, non hanno via di scampo. Eppure, i capi di Stato europei che li condannano a morte sicura, sono cattolici, o protestanti, comunque di matrice cristiana, vanno in chiesa, prendono la comunione, sono tutti battezzati, si scambiano il segno di pace. Eppure condannano a morte sicura migliaia di bambini, di donne, con la loro indifferenza, con il loro cinismo. Con la loro ostinata genuflessione al capitale, al capitalismo, al profitto.

La morte di queste persone, catturate, uccise, in alto mare con mezzi e strumenti finanziari dall’Italia e dalla Unione Europea, non è un incidente. È la conseguenza prevista e prevedibile di scelte politiche che il nostro Paese a fatto e continua a fare. Prima con il governo Conte 1 con Salvini, poi con Conte 2 con Zingaretti. Prima morivano con un governo di centro-destra, ora muoiono con un governo di centro-sinistra. I migranti muoiono, i governi cambiano, ma i migranti muoiono. Tutto per ragioni politico-elettorali, mascherate da necessità di sicurezza. Da gennaio, sono oltre 6.500 le persone riportate indietro dai libici, in zone di guerra, con il sostegno del nostro Parlamento e Governo. Tra queste, 340 minori di cui 84 bambine. E non aggiungo altro. Non voglio descrivere l’orrore a cui saranno sottoposte quelle bambine. Questa tratta umana, legalizzata, fa comodo a tutti, solo Papa Francesco condanna questa situazione, e per questo viene isolato. I mezzi di informazione non riprendono più le sue dichiarazioni, anzi quasi viene deriso per il suo modus operanti, molto cristiano, molto francescano, molto vicino al cuore della gente. L’unico che pregherà e piangerà, per questi morti in mezzo al mare.

di Claudio Caldarelli