INTELLIGENCE JIHADISTA NORD AFRICANA

di Salvatore Calleri e Pier Paolo Santi

“La traccia”.

 Il punto secondo l’OMCOM.

a)- Quando scoppia una guerra solitamente si tenta di individuare e distruggere la logistica del nemico al fine di paralizzarlo evitando contrattacchi significativi. Nella guerra al terrorismo, forse, non si è compreso fino in fondo la vera logistica legata alla jihad-terrorista internazionale: la criminalità organizzata. Ecco il motivo per cui, come OMCOM (Osservatorio Mediterraneo sulle Criminalità Organizzate e Mafia) stiamo da molto tempo seguendo questa impostazione di analisi sul fenomeno usandola come punto di partenza insieme ad un ulteriore presupposto: l’antimafia e l’anticrimine non sono solo pura Intelligence ma anche l’unico vero strumento per distruggere la logistica di questi netwok jihadisti. Il contesto assume maggiore valore col reale scenario che vede il fenomeno sopravvivere divenendo sempre più narcos:  in tal caso uno degli obiettivi  sarà comprendere quale o quali TIPI di criminalità organizzate saranno da modello per modus pensandi e operandi. Riteniamo l’Intelligence jihadista nordafricana in stretti rapporti sinergici con la criminalità organizzata e attore attivo in diverse interconnessioni così come le abbiamo concepite nelle nostre pubblicazioni. Una minaccia per la sicurezza nazionale ed europea.

b)- La maggior parte dell’interesse si sta rivolgendo su come i nuovi vertici dell’Isis e al-qaeda si rivolgeranno contro i loro nemici (in base ai singoli settori e aree) e su che tipo di strategia adotteranno per la sopravvivenza o il mutamento della propria organizzazione. Fondatamente, si tratta di un interesse primario. Focalizzando da tempo il settore delle interconnessioni preme un ulteriore quesito: come si relazioneranno, meglio come impartiranno di relazionarsi, con attori legati alla criminalità organizzata e trafficanti di varia matrice?

Conseguentemente un ulteriore domanda: i vertici hanno effettivamente potere sulla gestione di simili interconnessioni e sinergie oppure hanno di fronte una “macchina” ben collaudata sotto il comando indiretto di subalterni de facto autonomi?

Il punto raccoglie tutte le prerogative per presupporre una futura superiorità di al qaeda?

c)- Allo stato attuale riteniamo che l’Isis abbia al suo interno due tipi d’Intelligence: una con un dna autoctono e l’altro allogeno.

AUTOCTONA (si sta depotenziando): prettamente iracheno con diramazioni siriane, è figlia di quegli ex ufficiali del partito ba’th iracheno, ha cominciato a prendere una forma concreta dal 2010. La sua impostazione di base è tipica di una Intelligence ba’thista ma ha seguito un percorso e mutazione alternativa come i suoi ideatori.

ALLOGENA (si sta potenziando): trova la forma nel 2011-2012 in ambito al qaeda, con epicentro localizzabile in Nord Africa. La sua caratteristica consiste nella realizzazione di strutture Cerniera e Ombrello pronte a sfruttare la fluidibilità dei “momenti jihadisti”. Di questa ne stiamo trattando e scrivendo a lungo, continueremo a farlo.

Il 2014 è un punto di svolta e incontro operativo fra queste due realtà venendo a creare problematiche all’Europa. Altro segmento temporale degno di nota verso il 2017 quando potrebbe essere emersa la palese differenzazione fra le Intelligence con lo svelamento di doppia affiliazione da parte dell’allogena (in verità legata ancora ad al qaeda?). Se l’ipotesi è fondata,un vero punto di rottura potrebbe essere stato registrato a febbraio del 2019 e nell’ottobre con la morte di al Baghdadi.

Siamo così giunti alla famigerata Intelligence jihadista Nord Africana che reputiamo ancora di stampo e fedeltà al qaeda, con  ranghi appositamente infiltrati nell’Isis.

• Le organizzazioni sorte dal 2011 in poi, con una matrice al qaeda e aventi il termine “ANSAR” nelle proprie sigle sono inquadrate in uno stesso piano strategico e svolgono funzioni di struttura CERNIERA e spesso OMBRELLO?

• Possiamo ritenere che questo tipo di Ansar siano state una diretta risposta alla morte di Osama Bin Laden?

• Nel corso del tempo le strutture Ansar hanno dimostrato un notevole potenziale e fluidità tanto da divenire una sorta di Intelligence Jihadista.

• A differenza di quanto sostengono in molti, siamo portati a ritenere che le Ansar siano legate non solo nel nome “Marchio” ma soprattutto da una interconnessione operativa e strategica ben precisa legata a svariate attività, compresa quella dei traffici illeciti.

• Al qaeda le sta usando, con il principio della doppia affiliazione a 360°

• L’anno 2014 è fondamentale per comprendere l’utilizzo di molte Ansar, in particolare delle sottoclassi Ansar al Sharia Tunisia e Libia. Alcune sono rimaste ufficialmente nei ranghi di al qaeda, altre hanno prestato giuramento all’Isis e altre ancora rimangano volutamente in uno stato di totale ambiguità. Possiamo, in verità, ritenere che l’ambiguità sia insita e necessaria a queste strutture.

• Le Ansar si sono dimostrate talmente fondamentali per l’isis (quelle ovviamente interconnesse se non affiliate) che ne potrebbero causare il suo cambiamento interno verso un avvicinamento ad al qaeda o a una situazione di ibridismo sempre favorevole, nel tempo, alla organizzazione. 

• Non è da escludere che le Ansar passate o in stretta sinergia (per la loro natura cerniera e ombrello) con l’isis siano rimaste concettualmente e occultamente al qaeda.

(Occorre una precisazione per evitare equivoci: il termine Ansar è usato nell’Islam, noi ci riferiamo solo a quelle di matrice al qaeda sorte dal 2011 in poi).

Le Ansar al Sharia Tunisi e Libia hanno una storia particolare. Ci sono elementi per suggerire che la seconda sia stata fortemente voluta e ispirata dalla prima. L’auto scioglimento di ASL non dovrebbe, visto la forte componente di depistaggio dimostrata, essere presa immediatamente per veritiera senza indagini approfondite.

Invitiamo a consultare il Report http://www.omcom.org/2019/01/analisi-criminalita-organizzata-e-jihad.html?showComment=1546377405788

A questo punto possiamo avvalerci delle due cartine  (schema 1 e 2) con ulteriori schemi.

Trattando di C2, vale a dire Comando Controllo, si concepisce, pertanto, per questa struttura una effettiva capacità decisionale e organizzativa annullando il concetto di lupi solitari per gli attentati, traffici e ogni aspetto operativo. Ricordiamo che l’impronta al qaeda in questa Intelligence jihadista è presente e forte e poco si addice all’impostazione dell’Isis che al contrario spera nello sfruttamento (economico) di azioni solitarie da rivendicare comunque come proprie del network.

Questa pubblicazione deve essere considerata in linea con il report “ANALISI – CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E JIHAD – NUOVA FRONTIERA DELL’INTELLIGENCE”e introduttiva per il prossimo dove saranno riportati ulteriori dettagli e passaggi.