Diritti umani. Onu: stragi nel Mediterraneo

Onu: nel Mediterraneo stragi, catture, omissioni di soccorso e respingimenti. Oim accusa gli Stati. Già 1146 morti. Le persone intercettate dai guardacoste libici (finanziati dall’Italia) subiscono “detenzione arbitraria, estorsione, sparizioni e tortura”. L’Europa non accoglie, si allontana, chiude gli occhi, respinge. L’Europa è il moderno Ponzio Pilato che se ne lava le mani di quanto accade nei lager libici e nel Mediterraneo. Almeno 1146 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa via mare nei primi sei mesi del 2021. L’ultimo aggiornamento dell’agenzia Onu per i migranti (Oim) conferma quello che è sotto gli occhi di tutti. Il sistema di cattura dei migranti in mare produce più stragi e non garantisce il minimo rispetto dei diritti umani. Per quello che Papa Francesco, appena un mese fa ha definito “il più grande cimitero d’Europa”.

Un dato su tutti. Nel 2020 i morti nello stesso periodo sono stati 513. Quest’anno sono più del doppio, in altri termini la probabilità di morire in mare, soprattutto a causa dei mancati soccorsi, è più alta che mai. Nello Scavo, su Avvenire, riporta i dati Onu a conferma di quanto riportato nel suo articolo.

“L’Oim ribadisce l’appello agli Stati affinché prendano misure urgenti e proattive per ridurre la perdita di vite umane sulle rotte migratorie marittime verso l’Europa e sostenere i loro obblighi di diritto internazionale”, la misura più urgente è aumentare gli sforzi di ricerca e salvataggio, stabilire meccanismi di sbarco prevedibili e garantire l’accesso a percorsi migratori sicuri e legali. I dati forniti dall’Oim “mostrano un aumento dei decessi unito a insufficienti operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo e sulla rotta atlantica verso le Isole Canarie, e in un momento in cui anche le intercettazioni al largo delle coste nordafricane sono in aumento”. Centinaia di morti, sulle rotte del Mediterraneo, centrale, orientale e occidentale. Centinaia di morti, centinaia di donne, centinaia di bambini, affogati, dalla indifferenza della moderna Europa, il Ponzio Pilato che se ne lava le mani, con il plauso dei governi nazionali, sia sovranisti che popolari. Moderni Ponzio Pilato, trasversali a qualsiasi politica, sia essa di destra che di sinistra, tutti uniti a lavarsi le mani delle morti nel Mediterraneo. Tutti uniti a sostenere i guardacoste libici che respingono, ti catturano per poi detenerti illegalmente nei loro lager, dove violentano le donne, torturano e lasciano morire di fame e sete sotto il sole. Centinaia di morti, accertati, ma sono molti di più, “centinaia di casi di naufragi invisibili sono stati segnalati dalle Ong in contatto diretto con le persone a bordo o con le loro famiglie. Questi casi, osserva il rapporto Oim, indicano che le morti sulle rotte marittime verso l’Europa, sono molto di più di quanto mostrino i dati disponibili”. Il mancato intervento con operazioni di soccorso, lasciando morire in mare centinaia di persone, è un altro drammatico dato, accertato è riportato nel rapporto Oim. I diritti umani, per i migranti, sono stati cancellati, dalla moderna Europa, divenuta moderna Ponzio Pilato.

di Claudio Caldarelli