La locomotiva del cinema

Un set in movimento, dal neorealismo alla fiction.

Nel primo dopoguerra, quando ancora Cinecittà era agli albori, la ferrovia ex concessa Roma – Viterbo veniva usata come set. Il principe Antonio de Curtis in arte Totò, ha usato questo palcoscenico in “Totò Tarzan” del 1950.

Pupi Avati, ha diretto qui il suo film, “Quando arrivano le ragazze?” Dario Argento, ha filmato qui alcune episodi di Phenomena e del Cartaio.

Alcune riprese delle fiction più famose sono state girate sul binario, da distretto di polizia con Isabella Ferrari, a “Dio vede e provvede” con Angela Finocchiaro, Athina Cenci e Nadia Rinaldi.

Per le scene più pittoresche del “Vigile” del 1960, diretto da Luigi Zampa e interpretato da Alberto Sordi che incassò la cifra di ben 969.259.000 lire dell’epoca, fu usato lo sfondo del ponte di Bagnaia, un ponte di pietra in curva. Un’opera d’arte di ingegneria civile dei primi del novecento.

Molte pellicole hanno impresso sulla celluloide immagini di questa linea. Artisti, come Asia Argento, Paolo Villaggio, Emanuela Brigliadori sono saliti sui treni del 1932. Ad ogni ciak, rotaia e treni, diventano scenari. il finestrino è un fotogramma in continuo movimento. E la locomotiva del cinema va’.

di Tomassina Guadagnuolo

 

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