Comunque morire

In Palestina dal 7 ottobre ad oggi, l’esercito di occupazione israeliano ha ucciso più di trentamila palestinesi, di cui la maggior parte donne e bambini. Trentamila civili uccisi, non terroristi, ma civili. Muoiono come formiche. Di fame. Di sete. Di mancanza medicinali. Di mancanza di generi di prima necessità. Bloccati alle frontiere dall’esercito di occupazione.

Nel Mediterraneo, nel mare Nostrum, muoiono migliaia di migranti che fuggono dalle guerre, dalla fame, dalla violenza. Muoiono.

Il Mediterraneo è la rotta più letale al mondo. Nel 2023 sono morti affogati più di tremila migranti. Le cause sono i soccorsi tardivi. O meglio, i non soccorsi.

Un drammatico record delle vite perse in mare, ma si pensa che il numero si di molto superiore, i naufragi detti invisibili, sono decine, cioè i naufragi che nessuno vede o segnala. 

Più di tremila cadaveri, di donne, bambini, anziani, uomini, vanno a fondo, nel Mediterraneo. I pesci mangiano le spoglie. Ingrassano. Poi ci sono i pescherecci che tirano su le reti, dentro si sono resti umani e pesci che hanno mangiato cadaveri umani. Poi ci siamo noi, che la domenica dopo la messa, andiamo a mangiare il pesce. Lo stesso pesce ingrassato con cadaveri umani. Noi mangiamo quel pesce. Mangiamo i resti dei nostri “fratelli” diventiamo cannibali, anzi cannibali incestuosi.

Un dramma nel dramma. Ne siamo consapevoli. Ma facciamo finta di non saperlo.

In Italia, nel 2024 sono stati commessi, ad oggi,  60 omicidi.

In Italia, nel 2024 sono stati commessi, ad oggi, 20 femminicidi.

In Italia, nel 2024 sono morti sul lavoro, ad oggi 45 lavoratori.

E siamo solo agli inizi di un anno che sarà drammatico per le donne e i lavoratori.

La nave Sea Watch denuncia che un ragazzo  di 17 anni è morto su una imbarcazione di legno, dove si trovava con altri 50 migranti. È morto intossicato dai fumi del motore, era accalcato dentro la stiva.altri quattro erano ustionati e disidratati.

La nave ONG Humanity è stata fermata e bloccata nel porto dalla nostra guardia costiera, dopo un intervento di salvataggio nel Mediterraneo. Hanno salvato 77 persone. Ma le autorità hanno deciso che non hanno rispettato le normative.

Una volta la prima regola del mare era di intervenire sempre e comunque per salvare vite in pericolo. Ora la regola è: morire comunque.

Torniamo alla Palestina. Torniamo a Gaza. Torniamo alla ecatombe che si consuma contro un popolo. Torniamo al “genocidio” che non si può dire, perché trentamila palestinesi civili uccisi, sono pochi, per essere definiti morti per genocidio. Se verranno uccisi tutti i due milioni di palestinesi di Gaza, vinceranno, forse, il titolo di “genocidio”. Intanto si muore comunque.

Claudio Caldarelli 

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