La felicità razziata

Il 28 giugno del 2012 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale della Felicità. Si celebra il 20 marzo di ogni anno. L’ultima ricorrenza ha coinciso con la pubblicazione del World Happiness Report 2024. 143 sono i paesi presi in considerazione per valutare il grado di felicità nel mondo. L’indagine è coordinata da un’agenzia dell’Onu, sulla scorta sia di sei parametri valutativi di base, sia di sondaggi realizzati dall’istituto internazionale Gallup World Poll. I sei criteri sono: PIL pro capite, sostegno sociale, aspettativa di vita in buona salute, libertà, generosità e percezione della corruzione. Il rapporto di quest’anno, inoltre, prende per la prima volta in considerazione le differenze tra le diverse generazioni. Una novità statistica decisiva. Dalla mera media matematica anagrafica onnicomprensiva, infatti, schizza fuori il dato della crescente infelicità tra i giovani rispetto agli anziani. Tra i Millennial, ossia i nati tra il 1981 e 1996, ad esempio il tasso di felicità diminuisce allo scoccare di ogni nuovo anno di vita. All’opposto, tra i Boomers, i nati prima del 1965, la percezione di felicità aumenta con l’età. Un dato non difficile da spiegare, considerate le migliori condizioni economiche, pensionistiche, normative, assistenziali, sanitarie acquisite durante la loro vita dai Boomers. E la progressiva abolizione del Welfare State, successiva ad ogni nuova generazione. E questo, però, ci fa intuire quanto la percezione di felicità scaturisca anche da una relazione, da un confronto, un conforto e uno sconforto generazionale tra il pieno godimento da una parte, e la perdita netta, dall’altra, di quelle condizioni di vita lavorativa e sociale. Perdita, o furto, razzia sistemica di felicità.
Il Paese più felice al mondo si riconferma ancora una volta la Finlandia in ogni fascia di età. I primi posti nel mondo sono tutti occupati da Stati nord europei. Al secondo posto c’è la Danimarca, a seguire l’Islanda, poi la Svezia. Tutte aeree con ridotta estensione geografica o bassa densità abitativa. Come la Svezia che ha sì una superficie di 450.295 Km2, ma con scarsi 10 milioni e mezzo di abitanti, ossia un infima densità abitativa di 23,1 ab/km2. Al quinto posto, però, c’è un Paese del sud mediterraneo, Israele, con la precisazione che i dati risalgono a prima dell’attacco di Hamas e del successivo atroce conflitto bellico a Gaza. L’Italia peggiora di otto posizioni e dal 33° posto precipita al 41°, scavalcata addirittura dalla Serbia e dal Cile, al 37° e 38° posto. Non va meglio a Germania e Usa, le quali escono entrambe dalla top 20, ruzzolando al 23° e 24° posto. Soprattutto negli States, più acuta è la percezione-consapevolezza dell’infelicità giovanile.
A parte il parametro ormai da molti criticato del PIL pro capite, se andiamo ad analizzare le ragioni della felicità nei Paesi al vertice della classifica, constatiamo che esse discendono da quelle condizioni materiali di vita e di lavoro che permettono – non solo individualmente – di ampliare la sfera degli interessi culturali, spirituali, dei legami, degli scambi collettivi di reciproco sostegno e civiltà. Proprio alla luce di questa constatazione dobbiamo guardare la zona della classifica dal centesimo posto in giù. L’ultimo, il 143° è l’Afghanistan. Gli altri sono tutti paesi del Terzo Mondo. La maggior parte africani. Eppure, molte sono aree floride di risorse di ogni specie. Aree e risorse che il nord ricco e felice del mondo ha ampiamente estratto, saccheggiato, razziato, depredato, sfruttato, stuprato attraverso l’epoca spietata del dominio coloniale e razzista prima, e per mezzo dell’impietoso impero economico ancora oggi. Il freddo trono della felicità del Nord, delle sue conquiste materiali, politiche e culturali di civiltà, poggia così su una immane rapina di gioia esistenziale alla radice di popoli e terre che sono alla radice stessa dell’umanità.
Riccardo Tavani
Questa la classifica completa 2024:
- Finlandia
- Danimarca
- Islanda
- Svezia
- Israele
- Paesi Bassi
- Norvegia
- Lussemburgo
- Svizzera
- Australia
- Nuova Zelanda
- Costa Rica
- Kuwait
- Austria
- Canada
- Belgio
- Irlanda
- Repubblica Ceca
- Lituania
- Regno Unito
- Slovenia
- Emirati Arabi Uniti
- Stati Uniti
- Germania
- Messico
- Uruguay
- Francia
- Arabia Saudita
- Kosovo
- Singapore
- Taiwan (Provincia Cinese)
- Romania
- El Salvador
- Estonia
- Polonia
- Spagna
- Serbia
- Cile
- Panama
- Malta
- Italia
- Guatemala
- Nicaragua
- Brasile
- Slovacchia
- Lettonia
- Uzbekistan
- Argentina
- Kazakistan
- Cipro
- Giappone
- Corea del Sud
- Filippine
- Vietnam
- Portogallo
- Ungheria
- Paraguay
- Tailandia
- Malaysia
- Cina
- Honduras
- Bahrain
- Croazia
- Grecia
- Bosnia ed Erzegovina
- Libia
- Giamaica
- Perù
- Repubblica Dominicana
- Mauritius
- Moldavia
- Russia
- Bolivia
- Ecuador
- Kirghizistan
- Montenegro
- Mongolia
- Colombia
- Venezuela
- Indonesia
- Bulgaria
- Armenia
- Sudafrica
- Macedonia del Nord
- Algeria
- Hong Kong (RAS Cinese)
- Albania
- Tagikistan
- Congo (Brazzaville)
- Mozambico
- Georgia
- Iraq
- Nepal
- Laos
- Gabon
- Costa d’Avorio
- Guinea
- Turchia
- Senegal
- 100.Iran
- 101.Azerbaijan
- 102.Nigeria
- 103.Palestina
- 104.Camerun
- 105.Ucraina
- 106.Namibia
- 107.Marocco
- 108.Pakistan
- 109.Niger
- 110.Burkina Faso
- 111.Mauritania
- 112.Gambia
- 113.Ciad
- 114.Kenya
- 115.Tunisia
- 116.Benin
- 117.Uganda
- 118.Myanmar
- 119.Cambogia
- 120.Ghana
- 121.Liberia
- 122.Mali
- 123.Madagascar
- 124.Togo
- 125.Giordania
- 126.India
- 127.Egitto
- 128.Sri Lanka
- 129.Bangladesh
- 130.Etiopia
- 131.Tanzania
- 132.Comore
- 133.Yemen
- 134.Zambia
- 135.Eswatini
- 136.Malawi
- 137.Botswana
- 138.Zimbabwe
- 139.Congo (Kinshasa)
- 140.Sierra Leone
- 141.Lesotho
- 142.Libano
- 143.Afghanistan