Peppino Impastato

Peppino Impastato era un giornalista siciliano, ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978. Era un attivista politico che aveva anticipato i tempi. Nel 1965 fonda un giornalino “L’idea socialista” e aderisce al PSIUP, poi è attivo nella Nuova Sinistra. I suoi ideali di pace, uguaglianza sociale, fratellanza e solidarietà, sono i valori etici su cui basa tutta la sua giovane vita. Peppino lotta al fianco dei contadini siciliani, degli edili e dei disoccupati. Fonda anche un gruppo musicale e svolge attività di cineforum, musica, dibattiti ecc.ecc.

Nel 1977, un anno prima di essere ucciso, fonda una radio libera, Radio Aut, autofinanziata, con cui denuncia i mafiosi si Cinisi e d’intorni. Il programma più seguito era “Onda pazza” con cui prendeva in giro i mafiosi.

Peppino Impastato scriveva. Scriveva poesie, sulla bellezza distrutta dalle speculazioni e dal cemento. Peppino dava fastidio, il suo impegno al fianco dei più deboli, le denuncia sociali dei soprusi mafiosi, la sua forza d’animo nel organizzare le contestazioni, ma più di tutto il suo impegno sulla informazione, rompeva ogni schema. L’uso del giornale e della radio, i ragazzi e le ragazze intorno a lui fecero di Cinisi il centro della rivolta contro le mafie. Per questo fu assassinato la notte tra 8/9 maggio. 

Emanuele Caldarelli