La fame è un crimine contro i diritti umani

La fame nel mondo è uno scandalo, è un crimine contro i diritti umani. La fame uccide milioni di bambini, di donne, di anziani. La fame è una “pandemia” contro l’umanità intera. Ma nessuno si impegna concretamente per ridurla, per eliminarla, per salvare vite. I governi dei paesi più ricchi del mondo, parlano, parlano, parlano, senza agire concretamente per garantire il pane e l’acqua ai poveri.

Papa Francesco, al pre-vertice Onu sui sitemi alimentari, aperto a Roma, ricorda che è dovere di tutti “estirpare l’ingiustizia” della fame globale attraverso politiche coraggiose. Lottare per arginare le ingiustizie sistemiche che minano L’Unità come famiglia umana, dice Bergoglio, questa pandemia ci ha messo di fronte a ingiustizie sistemiche, i nostri fratelli e sorelle più poveri, e la Terra, nostra casa comune, che grida per i danni che causiamo a causa dell’uso e abuso irresponsabile dei beni che Dio ha posto in essa, esigono un cambio di rotta. Papa Francesco denuncia lo scandalo di tanti che restano senza cibo quotidiano, nessuno segue l’esempio di Gesù che spezzo il pane e disse: mangiatene tutti. Produciamo cibo a sufficienza per tutti, ma molti rimangono senza pane quotidiano. Questo costituisce il vero scandalo, un crimine che viola i diritti umani fondamentali.

Bergoglio si rivolge a potenti del mondo e gli ricorda che è dovere di tutti sradicare questa ingiustizia attraverso azioni concrete e buone pratiche, e attraverso politiche locali e internazionali coraggiose. In questa prospettiva gioca un ruolo importante la trasformazione attenta e corretta dei sistemi alimentari. Indubbiamente è necessario anche fare politiche economiche attente ai bisogni degli ultimi, politiche sociali che mettano al centro del loro agire la persona e la sua dignità. Il capitalismo ormai è contro la persona, contro i bisogni primari del genere umano. La ricchezza il vero male del mondo. La ricchezza genera povertà. È un moltiplicatore della fame. Il crimine della fame nel mondo, si consuma tra l’indifferenza dei governi ricchi, il cosiddetto G8 si riunisce ma non delibera mai a favore dei nostri fratelli che muoiono di fame. I nostri fratelli, le nostre sorelle, sono oggetto di violenze, discriminazioni, soprusi di ogni genere, ma nulla si muove in loro favore. Non ci sono mano tese pronte a spezzare il pane quotidiano, ad accogliere, eppure tutte le domeniche, i sacerdoti, nelle loro omelie richiamano ad un comportamento cristiano, e spezzano l’ostia, in segno di condivisione verso l’altro, verso il povero, che deve essere accolto alla nostra tavola.

Dice Papa Francesco, che abbiamo la responsabilità di realizzare il sogno di un mondo in cui pane, acqua, medicine e lavoro scorrano in abbondanza e raggiungano per primi i più bisognosi. Questo è il monito di Bergoglio al Pre-Summit sui sitemi alimentari organizzato a Roma dalle Nazioni Unite.

di Claudio Caldarelli