Clizia

Clizia è una ninfa. Clizia è innamorata di Apollo. Clizia viene raccontata da Ovidio nelle Metamorfosi. Clizia è anche una scultura, scolpita nel marmo bianco, quasi in purezza. Clizia fu scolpita dallo scultore americano William Henry Reinehart.

L’artista dopo aver studiato la storia mitologia a di Clizia, ha cercato, riuscendo nell’intento, di rappresentare nelle forme, tutto ciò che la vita aveva riservato a Clizia. Una ninfa delle acque, innamorata del Dio del Sole, Apollo. Tutti i giorni lo cercava, lo seguiva, non poteva fare a meno di guardarlo. Lo seguiva con lo sguardo quando guidava il carro di fuoco.

Apollo, felice del fatto che Clizia lo cercava, si lasciò andare alle sue bramosie d’amore. Ma dopo un po’ si innamorò di Leucotoe, figlia del re Orcamo, che con inganno sedusse.

Clizia offesa dal tradimento di Apollo, racconta tutto al re Orcamo, che in un impeto di rabbia, fece seppellire Leucotoe viva in un pozzo. Il Dio del Sole disperato, sul luogo della sepoltura gettò un profumo che diede vita alla pianta dell’incenso.

Intanto Clizia fu ripudiata e pianse per nove giorni e nove notti. In quei giorni di disperazione d’amore, si nutrì solo di rugiada e delle sue lacrime, mentre con lo sguardo cercava Apollo. Il delirio per Apollo intenerì gli dei che la trasformarono in girasole, in modo che il suo viso cercasse sempre il Sole.

Rinehart da bravo artista, cerco di ricreare, con forme sinuose e sensuali, la storia di Clizia e del suo disperato amore. Prese ispirazione da Ovidio, scolpendo Clizia nuda, in piedi e con lo sguardo verso terra, triste per aver perso l’amore di Apollo.

Nella perfezione dei seni e dei capezzoli, nella proporzione candida ma sensuale del ventre e del pube, armoniosamente scolpiti, attraggono con forza lo sguardo. I glutei e le cosce ben tornite, avvicinano Clizia alla bellezza naturale della donna dei sogni di ognuno. Il gluteo destro e la gamba sono poggiati su un tronco d’albero su cui si attorciglia un girasole. Il braccio destro disteso, con la mano che tiene delicatamente il gambo di un girasole. La gamba sinistra lievemente piegata con il tallone alzato, quasi un invito a donarsi completamente all’amore, anche se causa dolore e sofferenza. Clizia, la scultura che rappresenta l’amore in tutte le sue sfaccettature, anche le più dolorose, ma che rendono la vita piacevole di essere vissuta.

Clizia fu scolpita nel 1872, ora si trova esposta la Metropolitan Museum di New York.

Emanuele Caldarelli