Seneca e il “Logos stoico”
Il “Logos stoico” che attraversa il cosmo e gli uomini, è un forte elemento di coesione, che Seneca motiva con il valore universale della filantropia e spinge a cancellare le differenze sociali. Una filantropia, quella di Seneca, fatta propria è arricchita da Papa Francesco nelle sue encicliche.
La filosofia di Seneca è molto complessa, però possiamo riunire le linee principali e identificare le componenti essenziali. Seneca prende in esame i comportamenti che turbano lo stato d’animo e le passioni che non si riescono a dominare, portando l’uomo a vivere una realtà conflittuale a causa dei propri desideri smisurati.
L’ira è la prova che le passioni sono una malattia dell’anima. Lasciandosi sopraffare da essa, l’uomo perde di vistala ragione arrivando a commettere atti di barbarie e ferocia.
Sono pericolose anche l’avidità, altro tema molto caro a Bergoglio, ripreso sempre nelle encicliche, che non permette di vivere la propria felicità. Anche l’amore per il lusso, allontana la persona dalla propria felicità. La ricorsa ossessiva verso il bene materiale fa dimenticare il bene spirituale.
Seneca ci aiuta a riflettere sull’importanza di allontanare tutto ciò che è inutile all’uomo per la ricerca e il raggiungimento della virtù. Attraverso le sue opere filosofiche scopriamo cosa è necessario all’animo umano e ciò che è superfluo, e anche perché sentiamo il bisogno di possedere ciò che non abbiamo.
L’idea della evasione, di una libertà spirituale che il filosofo deve sapersi conquistare per poi difenderla è la componente fondamentale del pensiero di Seneca, al quale si collega strettamente la concezione continua della ricerca, come scavo ed indagine nell’animo. Seneca, nei “Dialoghi” affronta gli argomenti della filosofia morale e nel “De Brevitate vitae” raccomanda che una volta conclusi i compiti pubblici, con la stessa diligenza occorre dedicarsi allo studio e alla ricerca della saggezza. Seneca svolge anche requisitorie contro le dannose vanità dell’essere umano e lo spreco di tempo in attività futili ed effimere. La filosofia, dice Seneca, vista la brevità della vita e l’incessante procedere del tempo, dovrebbe essere il miglior motivo per dedicarsi ad essa. Utilizzare quindi l’esistenza a vantaggio di se stesso e degli altri. Solo la saggezza, scrive Seneca, permette all’uomo di rimpadronirsi della vita.
Emanuele Caldarelli