L’incantesimo che meraviglia

Amore, un sentimento romantico, da respirare guardandosi negli occhi. Amore, l’energia solare che mi attraversa l’anima. Amore, un incantesimo che fa meraviglia.

Tutto questo è molto altro ancora è Cristina Vignato, poetessa della vita, scrittrice dell’emozione quotidiana. L’essenza stessa della esistenza che condivide e accoglie.

Una donna, un viaggio travolgente che dispiega la fioritura lungo tutto il cammino. Ho incontrato Cristina al bistrot del Museo di Arte Contemporanea di Roma (Maxxi) prima ancora di vederla ne ho percepito la presenza, tanto è intensa la sua aura. Una aura che l’attraversa, si manifesta e ti avvolge.

Cristina, doveva parlarmi del suo ultimo libro “Ni Sipeli: l’amore libera” ispirato a una storia vera. Il tempo è volato. Abbiamo condiviso sorriso, empatia e energia vitale. Del libro scriverò la prossima volta. Ora voglio scrivere di lei. Di Cristina. Una donna fuori dal comune. Oltre le convenzioni. Una sacerdotessa del ritmo dell’anima. Un incantesimo della meraviglia.

Parla a voce bassa, quasi sussurra. Un filo di perle bianche al collo, due orecchini, anch’essi di perle ne impreziosiscono il fascino, garbato ma sensuale. Al polso un orologio con il cinturino celeste e con i numeri arabi nel quadrante. Un tocco di classe.

Cristina si racconta. Ascolto il suo racconto. La guardo negli occhi e penso: che bello averla incontrata. Mi sento fortunato.

“Nulla è superiore all’amore. L’amore è la manifestazione del sacro più elevata: in questa piccola parola è contenuta ogni cosa. Un oceano di cose e se comprendi l’oceano dell’amore avrai compreso te e la divinità che è dentro di te.

Ascoltare il cuore per ascoltarci, il modo più semplice è scoprire la propria sorgente di luce. Occorre apprendere alcuni passi per scendere dalla testa al cuore. Basta questo ed il mondo diventa totalmente diverso”.

Cristina trasmette l’armonia che annulla le limitazionidella nostra immaginazione, per condurci nella essenza della beatitudine. Il movimento e danza e danza è movimento, può essere un estasi oppure un silenzio, Pace, quiete. Cristina mi prende per mano, senza sfiorarmi, eppure mi sento avvolto, il vociare si trasforma in canto polifonico, che mi immerge nel mio essere. Un canto polifonico “che fa accadere l’amore” perché quando l’amore accade è un incantesimo, un “Ni Nipeli.

L’incantesimo di Cristina Vignato, che meraviglia!

Claudio Caldarelli

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