BAMBOLA – La storia di Nicola

BAMBOLA – La storia di Nicola

Di Paolo Vanacore

Musiche e originali e arrangiamenti Alessandro Panatteri

Scene e costumi Roberto Rinaldi

Assistente alla regia Chiara Sanvitale

Foto e grafica Manuela Giusto

Ufficio stampa Andrea Cavazzini

Dal 30 marzo al 2 aprile 2023

TEATRO LO SPAZIO

 

Nicola, in una dimensione che oscilla tra il reale e l’immaginario, racconta in prima persona

la lunga strada della sua vita a partire dalla nascita sul finire degli anni Sessanta del secolo scorso in una qualunque periferia romana. Fanno da sfondo a queste prime vicende le voci e le contestazioni delle femministe che rivendicano la libertà delle proprie scelte sessuali.

Rivede i genitori: una madre frustrata nella sua femminilità, vittima di un destino sempre avverso, e un padre protettivo e sensibile che riversa su di lui tutto il suo puro amore senza giudizio né aspettative, espressione di forza virile.

Sono i primi specchi su cui l’adolescente Nicola vedrà riflettere la propria immagine.

Ma ora Nicola è un uomo e sceglie, ad occhi chiusi,di gestire i fili del destino per percorrere una nuovastrada attraverso un processo di conoscenza dellasua doppia identità.

L’immagine riflessa nello specchio si trasformasdoppiandosi in BAMBOLA.

Bambola sceglie la strada della prostituzione eveste abiti femminili iniziando da quelli dellamadre come a volerla riscattare dalle frustrazioni ea liberarla. La strada si arricchisce di personaggi eallegria, mentre il linguaggio stesso del racconto sicolora di suoni sboccati, erotici, ma anchesentimentali e poetici. La notte è buia e la luna dicarta pare finta, come se tutto fosse immaginato suun set cinematografico. In una rapida carrellataappare Regina, l’amica prostituta, s’intravedeDomitilla, la rivale pericolosa e Fabio il poliziotto. E poi lui, Giovanni, il “cliente” amato di un amorebello e corrisposto che vive nel quartiere stileamericano con le villette allineate a schiera.

Il racconto diventa melodramma e si colora di rosaprima ancora che la love story si frantumi.

Sopra a tutto, rimane impressa la figura del padrecollocato nel ricordo di un Natale lontano e semprepresente tra le lucine accese tutti i giorni dell’anno.

Nicola/Bambola in questo travestimentofantasioso incarna l’espressione del maschile e delfemminile. È il padre e la madre. È l’uno ed è l’altra.Il dualismo che si ricongiunge al Tutto. E intantocanta. Canta Il paradiso,

Ragazzo triste, Nel giardino dell’amore, Se perdote. Canta le prime canzoni di Nicoletta Strambellialla quale il suo nome è stato dedicato, perchéquella diva rappresenta, nel mondo immaginario diuna madre rinchiusa nella gabbia delle propriedelusioni, l’esaltazione della libertà. Una libertà inbianco e nero.

Fino a finale a sorpresa dove qualcosa di inaspettato sarà svelato.

C’è un posto nella mente dove tutto è possibile, una sorta di universo parallelo

Che sconfina nel mondo reale, uno spazio dell’anima dove le storie si confondono e i corpi finalmente si fondono in un lento incedere fino a diventare uno. È la strada di Nicola, di Bambola, e delle canzoni di Nicoletta.

Info:

Teatro Lo Spazio

Via Locri, 42 – Roma

Orari spettacoli

Da da giovedì a sabato ore 21/domenica ore 18,00

Biglietti: intero:15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)

informazioni e prenotazioni

339.775.9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it

Print Friendly, PDF & Email