Inesorabile…voglia di libertà

Un continuo cambio di case, ogni volta una canzone. Intensa, profonda, vissuta sulla pelle, con la voglia di ricominciare una nuova vita. Dare vita ad un nuovo sogno. Ogni volta una canzone. Nomade per scelta/necessità, tzigana nei movimenti con cui accompagna i suoi canti. Giava, un’isola che incontra un’isola (così si definisce) si esibisce alla Rocketta a Fiano Romano, incanta il pubblico, che applaude e si complimenta. Giava, la nuova frontiera del cantautoratoal femminile, rompe uno schema tipicamente maschile dei cantautori, (le donne cantautrici sono pochissime) e si conquista un posto di tutto rispetto, con i suoi testi, d’amore e sull’amore, sulle questioni sociali, sulla guerra e sui respingimenti.

Giava canta contro il potere del denaro, ricorda le vittime dei conflitti, ma anche l’amore che fa soffrire, con un timbro tra Luigi Tenco e Anna Identici, ma quando passa al reggae esplode la sua passione, in corpo entra in una dimensione di movimenti all’unisono con la voce. Una voce particolare, che mixa sapientemente il canto jazz al reggae di Bob Marley e lo fa suo in modo del tutto originale.  Poi “ Inesorabile” una testo suo che contiene una poesia di Erri De Luca, recitata dal padre, in cui si schiera apertamente dalla parte dei naufraghi, contro le leggi che chiudono i porti e respingono. Un inno alla vita, alla fratellanza, all’accoglienza. Giava, un’isola che rende felici chi ci approda per ascoltarla.

Claudio Caldarelli