Vacanze Romane
La prima volta che Beau Jordan Solomon, lo studente americano trovato cadavere nel Tevere, era comparso su un foglio di giornale aveva sette anni. Era stato un caso internazionale dopo aver sconfitto una forma rara di cancro. Aveva lottato contro il suo destino, e aveva vinto.
Fino allo scorso 30 giugno, quando sbarca a Roma, dove avrebbe frequentato uno stage di appena quattro settimane alla John Cabot University e dove troverà la morte.
Per ora la ricostruzione dei fatti, eseguita dagli inquirenti, è questa: Beau, in compagnia di qualche amico, decide di passare la sua prima (e ultima) serata romana nel cuore della vita notturna della capitale: Trastevere. Scorrono fiumi di alcool, qualcuno ruba a Beau il portafogli, il ragazzo parte all’inseguimento, i ladri si dirigono verso il fiume.
Qui, secondo un testimone, scoppia una rissa in cui fa la sua comparsa Massimo Galioto, quarantenne senza fissa dimora romano, principale indiziato per l’omicidio. I due si strattonano, Beau perde l’equilibrio e finisce nel Tevere, dove muore annegato.
Il suo corpo viene trovato due giorni dopo. Galioto intanto è nei carceri di Regina Coeli con l’accusa di omicidio volontario ma continua a dichiararsi innocente e vittima di un complotto.
Quello che è certo è che non c’è solo lui in questa tragica vicenda. Altro protagonista, ancora da identificare, è la persona che ha sottratto a Beau il portafogli e che ha speso 1800euro dalla sua carta di credito, tra Roma e Milano.
I famigliari e gli amici intanto si sono riuniti e abbracciati nello stadio di Spring Green, piccolo paese del Wisconsin, lo stesso impianto in cui Beau aveva vinto con la sua squadra di Football. Il diciannovenne infatti era uno sportivo, fisico robusto, forte. Di certo non una persona facile da derubare e da spingere, da soli, nel fiume.
di Lamberto Rinaldi